Monti, Una nuova tangentopoli. Lotta a corruzione è un dovere

"Purtroppo sì, siamo di fronte a qualcosa di molto simile a Tangentopoli, l’evidenza è molto simile la speranza è minore. Nel 1992 si pensava che il fenomeno delle tangenti era alla fine, invece siamo qui di nuovo". Lo ha detto il presidente del consiglio e leader di Scelta Civica, Mario Monti, ad Agorà su Rai Tre. Che le tangenti esistano in molti paesi è la realtà ma che sia inevitabile lo rifiuto. Un Paese deve agire sul piano internazionale, mentre vedo nel dibattito in corso un certo provincialismo: uno che ha governato l’Italia come Berlusconi deve rendersi conto che un paese come l’Italia, che è nel G8, ha il dovere di combattere la corruzione anche a livello internazionale. Se saremo ancora al governo, faremo in modo che la distanza dei partiti dalle aziende pubbliche sia ancora maggiore, disciplinandola anche in maniera legislativa. Con Beppe Grillo si è passati "dalla partitocrazia a una sorta di ‘partitorazzia’ in cui tutto ciò che riguarda i partiti è da abbattere".