Consumi al minimo da 50 anni Gennaio nero per gli alberghi

Nel 2012 i consumi hanno registrato "la maggiore contrazione degli ultimi cinquanta anni" e per il 2013 si registreranno "analoghe performance, seppur di lieve intensita’". Lo certifica Confcommercio che pubblica i risultati dell’aggiornamento del Rapporto Consumi’ realizzato dall’Ufficio studi. "Tutte le principali voci di consumo, in termini pro capite, hanno mostrato un segno meno, con un picco per il comparto mobilita’ e comunicazioni (-7,3%) e per viaggi e vacanze (-6,3%)".

Allargando l’analisi agli ultimi venti anni, spiega ancora lo studio, "l’andamento della spesa per abitante, in termini di quantità, registra, nel complesso, un incremento estremamente contenuto pari ad un tasso medio annuo di appena lo 0,5%; guardando alle singole voci di consumo, tuttavia, i beni acquistati sotto forma di tecnologia, come Tv, elettronica di consumo, telefonia risultano quadruplicati dal 1992 ad oggi, il consumo di beni/servizi per la salute si e’ accresciuto del 67%, i pasti al ristorante del 27%; in calo l’alimentazione domestica (-5%), abbigliamento e calzature (-8%); insomma, in un quadro di generale e prolungata stagnazione della domanda interna, si assiste ad una ricomposizione delle abitudini di consumo di un Paese che invecchia e che consuma sempre meno beni e servizi primari ma che non vuole rinunciare al tempo libero e alla tecnologia".

Gennaio da dimenticare per gli albergatori italiani: ‘crollano’, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, le presenze degli ospiti italiani (-9,6%) e calano sensibilmente gli arrivi dei turisti stranieri (-1,1%). "Mai un inizio d’anno era stato cosi’ negativo, servono subito interventi e proposte serie dai partiti", afferma il presidente di Federalberghi, Barnabo’ Bocca, commentando i dati del monitoraggio mensile della federazione. "Il 2013 parte in modo estremamente preoccupante per uno dei pochi settori che continua a produrre giro d’affari e occupazione", aggiunge.

Preoccupanti le ripercussioni sull’occupazione, scesa del 5,4% (-4,5% tempo indeterminato e -7% tempo determinato). Secondo Federalberghi "tutte le forze politiche in corsa per le imminenti elezioni" devono fare "seria riflessione" indicare nei loro programmi le misure che intendono adottare per risanare la situazione. "Da parte nostra – conclude – le priorita’ riguardino il varo di iniziative promozionali per garantire maggiori flussi turistici, corsie preferenziali di credito per assicurare quella liquidita’ indispensabile allo svolgimento dell’attivita’ imprenditoriale e misure specifiche sul mercato del lavoro. Il tutto sotto il coordinamento di un ministero del Turismo con portafogli".