Ruby: giudici, no a stop processo ma sentenza dopo le elezioni

Non si ferma il processo sul cosiddetto ‘caso Ruby’, anche se la sentenza di primo grado a carico di Silvio Berlusconi arriverà comunque dopo le elezioni. Lo hanno stabilito i giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano, rigettando la richiesta avanzata dai difensori di Silvio Berlusconi, ma nello stesso tempo predisponendo un calendario che prevede le udienze il 4 e 11 marzo, due date successive alle elezioni del 24 febbraio. E’ giallo, invece, sul giorno in cui si terrà la requisitoria del pm Ilda Boccassini con la conseguente e scontata richiesta di condanna nei confronti di Berlusconi, imputato in questo processo di concussione e prostituzione minorile. L’intervento in aula del rappresentante della pubblica accusa potrebbe arrivare l’11 febbraio, oppure il 4 marzo. Anche se il tribunale ha, di fatto, bocciato la richiesta della difesa Berlusconi, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo hanno comunque ottenuto un punto a loro favore: scongiurare il rischio di una sentenza nei confronti del leader del Pdl nel bel mezzo della campagna elettorale.