Monti, movimento popolare

Quello di Monti sarà un movimento popolare e responsabile e non vuole essere considerato né di centro né moderato. "Un movimento civico, popolare, responsabile è la nostra proposta per cambiare l’Italia e riformare l’Europa". Così Mario Monti che annuncia su twitter il programma di governo della sua coalizione e lo presenta sul nuovo sito internet inaugurato per il lancio dell’agenda Monti lo scorso 23 dicembre.

"Le elezioni parlamentari del 2013 decideranno se l’Italia continuerà ad essere una grande nazione al centro della politica europea e internazionale, o se invece il nostro Paese scivolerà verso uno scenario di marginalità e isolamento sulla spinta dei populismi di destra e di sinistra – scrive il premier -. La scelta riguarderà la nostra capacità di recuperare lo slancio e le energie che abbiamo saputo mostrare nelle fasi migliori della nostra storia recente, o se invece prevarrà la tentazione di un ripiegamento sulle nostre debolezze. Per questo abbiamo deciso di offrire alle italiane e agli italiani la possibilità di dare il proprio voto ad una formazione politica diversa da quelle che hanno animato il ventennio della seconda repubblica, i cui risultati sono oggi di fronte agli occhi di tutti. Un movimento che nasca dall’unione tra l’associazionismo civico, che testimonia della vitalità della società civile, e la politica più responsabile. Un movimento che raccolga il testimone dell’esperienza di governo guidata da Mario Monti, che in soli tredici mesi ha restituito all’Italia credibilità e affidabilità dentro e fuori i confini nazionali, e che intenda proseguirne il lavoro, dopo l’emergenza finanziaria, con la prospettiva di una legislatura e con il consenso di milioni di italiani, verso un obiettivo di crescita sostenibile e di occupazione".

Un movimento popolare e riformista – prosegue il senatore a vita – che si rivolga a quegli elettori che da tempo sono in cerca di una nuova offerta politica, che sia finalmente capace di innovare i limiti dei vecchi partiti e di realizzare le riforme necessarie a restituire slancio e vitalità ad una grande nazione com’è e come deve rimanere l’Italia. Questo dobbiamo ai giovani e alle future generazioni di italiani".

Perché non possiamo e non vogliamo considerarci né ‘di centro’, né ‘moderati’", puntualizza Monti, il quale vuole sia la collocazione della coalizione che si presenterà alle elezioni sotto le insegne della sua agenda. "La nuova formazione politica alla quale stiamo dando vita, adottando l’Agenda Monti come ispirazione per un programma di governo, non intende collocarsi al centro – spiega il premier – tra una destra e una sinistra ormai superate, bensì costituirsi come elemento di spinta per la trasformazione dell’Italia, in contrapposizione alle forze conservatrici, prone ad interessi particolari, a protezioni corporative o addirittura dichiaratamente anti-europeiste. Questa nuova forza politica sarà certamente moderata nei toni; ma non nel programma perseguito, che si caratterizza invece per l’incisività delle riforme che intende realizzare".