Primarie: 11 candidati, per ora. Anche Meloni sfida Alfano

Infortuni a parte, a scendere in campo sarà una squadra di calcio. Nel senso che sono 11, al momento, i candidati alle primarie del Pdl. L’ultima adesione in ordine cronologico, molto pesante sotto il profilo politico, è quella formalizzata oggi dall’ex An Giorgia Meloni, pronta a sfidare innanzitutto su alleanze e rinnovamento il segretario Angelino Alfano. ‘Mi candido – spiega l’ex ministro della Gioventu’ – per dire un ‘no’ chiaro, e in ogni caso, al governo Monti’, perche’ e’ stata un’esperienza ‘fallimentare’. Per Meloni, ‘Alfano deve chiarire se il Pdl sarebbe disponibile a sostenere Monti senza la sinistra ma con Casini e Montezemolo’. Proprio ieri, lo stesso segretario del Pdl aveva fatto sapere di non valutare come ‘possibile un Monti bis perchè non ci può una collaborazione con Bersani. Noi abbiamo tanti dubbi su alcune scelte del governo tecnico ma una grande stima verso Mario Monti’, e se vuole continuare a governare deve chiedere il ‘permesso agli elettori e annunciare la sua candidatura’.
Sul versante rinnovamento, Meloni rimarca di aver ‘gia’ chiesto un passo indietro’ ai dirigenti piu’ anziani del partito: ‘Ho detto che chi ha incarichi di responsabilita’ a livello nazionale nel Pdl dovrebbe fare un passo indietro. C’è una riflessione che va fatta su tutta quella generazione che sta in Parlamento dal ’94’. E a chi gli fa notare che alcuni esponenti di spicco ex An come lei, tra cui Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri, hanno gia’ annunciato nei giorni scorsi che avrebbero appoggiato Alfano, Meloni replica con un sorriso, assicurando di non sentirsi per questo ‘isolata’. Possiamo far vincere il segretario Alfano con il 90% dei consensi ma renderlo il candidato premier di un partito inchiodato al 14%. Oppure possiamo far vedere che nel Pdl ci sono tante idee, tante persone valide che si misurano lealmente e in modo schietto’. Al di là delle differenze di vedute, non mancano incognite sul reale svolgimento della consultazione. ‘Noi avevamo immaginato – spiega nel pomeriggio Alfano in conferenza stampa nella sede del partito – di impegnare per le nostre primarie 5 o 6 domeniche, ma due o tre di queste cadranno tra fine gennaio e la prima di febbraio’ e se in queste date ci sara’ lo scioglimento delle Camere ‘il modello americano e’ assolutamente impraticabile dal punto di vista tecnico’. Dunque ‘dobbiamo studiare una nuova modalita’ organizzativa che valuteremo nei prossimi giorni’. Oggi intanto scade il termine per presentare la propria ‘disponibilita’ agli uffici del Pdl. ‘Disponibilità che non significa candidatura, dal momento che entro domenica 25 alle 12 dovranno essere depositate 10mila firme per ufficializzarla. Al momento, per le primarie del Pdl, si prospetta una corsa affollata, anche se la rosa dei contendenti potrebbe assottigliarsi. Oltre ad Alfano e a Meloni, ai nastri di partenza al momento anche Alessandra Mussolini, Daniela Santanche’, Michaela Biancofiore, Alessandro Cattaneo, Giancarlo Galan, Gianpiero Samori’, Guido Crosetto, Vittorio Sgarbi e Alfonso Luigi Marra. Incerta ancora la candidatura di Giulio Tremonti, il cui nome era circolato nei giorni scorsi. Ma il segretario avverte: ‘Le candidature giuste saranno quelle che sapranno raccogliere le 10mila firme’. Dunque ‘per vedere le candidature vere aspetteremo il 25 novembre’.