Ospedali, 30 mila posti letto in meno nel 2015

Cresce la preoccupazione per il taglio di 30 mila posti letti nel 2015 previsto dal piano Balduzzi appena inviato alle regioni. "Entro il 31 dicembre – scrive Margherita De Bac a pagina 29 del Corriere della Sera -le Regioni dovranno indicare dove e come effettueranno la riduzione. Si dovrà passare nel prossimo triennio 2013-2015 a un rapporto di 3,7 letti ogni mille abitanti dall’attuale 4,2, la media nazionale. Lo 0,7% devono essere dedicati a riabilitazione e lungodegenza di malati che hanno superato la fase acuta. Alcune Regioni, come Emilia Romagna, Veneto, Toscana o Lombardia, hanno già avviato questa operazione, altre invece devono cominciare quasi da zero e non a caso sono quelle con maggior deficit, sotto piano di rientro. Il Molise è quella che deve ridurre di più (-33,2%), seguita dalla Provincia autonoma di Trento (-20,9%) e Lazio (-19,9%). Il documento e’ pronto, frutto del lavoro del ministero della Salute attraverso l’agenzia per i servizi sanitari (Agenas) diretta da Fulvio Moirano, che ha in mano anche il cosiddetto programma per la valutazione delle performance delle singole strutture. Piu’ che di sforbiciata, e’ corretto parlare di riconversione visto che i letti non verranno aboliti ma riutilizzati per funzioni diverse ad esempio residenze per anziani, lungodegenza. (à) Lo schema di regolamento suddivide gli ospedali in tre categorie (hub, spoke e integrativi) in base a grandezza e strutture. Si insiste sull’indice di occupazione dei posti letto che deve attestarsi su 80-90%: in reparti di 30 posti, ne devono essere occupati in media 26".
Intanto procede in Parlamento l’iter della delega fiscale con alcune novita’ come introduzione delle tasse ‘verdi’, o carbon tax. Tra i 160 emendamenti presentati alla Commissione Finanze del Senato ne figura uno a firma dei relatori (Salvatore Sciascia del Pdl e Giuliano Barbolini del Pd) che reintroduce la norma che era saltata alla Camera. "Con qualche correzione – spiega Roberto Petrini a pagina 29 di Repubblica – : innanzitutto la destinazione del maggior gettito, non andra’ piu’ all’incentivazione di energia pulita ma alla diminuzione delle tasse sul lavoro, e dunque all’alleggerimento del cuneo fiscale. Rispunta anche il fondo per il taglio delle tasse, da alimentare con i proventi della lotta all’evasione, ma questa volta la proposta arriva da due gruppi di maggioranza (Pd e Udc). Il dibattito sembra riecheggiare e correre parallelo con quello della legge di Stabilita’ alla Camera dove, dopo le modifiche all’impianto del testo del governo, si cerca un accordo sulla ripartizione delle risorse. Anche in questo caso, anche sulla scia di quanto fatto in Francia, la parola d’ordine e’ ‘cuneo fiscale’ anche per dare una spinta all’economia in recessione cronica: l’obiettivo del relatore Baretta (Pd) e’ quello di destinare la maggior parte delle risorse al lavoro, ieri si e’ aggiunta la proposta dell’Udc di elevare gli assegni familiari, mentre l’altro relatore Brunetta (Pdl) accetterebbe un taglio dell’Irap a partire dal 2014. Intanto la Commissione, che trasferira’ il testo alla Camera mercoledi’ 14 novembre, ieri ha cominciato l’esame degli emendamenti. Primo frutto, un nuovo giro di vite contro i falsi invalidi, con una raffica di quasi mezzo milione di controlli straordinari in arrivo. La Commissione Bilancio della Camera ha dato via libera ieri a un emendamento al ddl stabilita’ che prevede un piano triennale di 150mila nuove verifiche all’anno per il prossimo triennio. Nel 2013-2015 ci saranno quindi 450mila controlli straordinari per scovare falsi invalidi. Arriva infine ad un punto fermo la vicenda degli sconti fiscali per i terremotati dell’Emilia. Dopo lunghe trattative, una nuova bocciatura del governo in Commissione Bilancio-Affari costituzionali e polemiche contro i ritardi della Ragioneria generale dello Stato, arriva una mezza proroga per le buste paga dell’Emilia colpita dal terremoto: la fiducia al provvedimento ‘costi politica’ si votera’ martedi’. L’emendamento dei relatori approvato ieri dalle Commissioni con l’ok del governo proroga fino a giugno 2013 la sospensione dei pagamenti dei tributi (Irpef, addizionali, Imu, Tarsu) per i lavoratori dipendenti e le imprese danneggiati dal terremoto. Escluso, invece, un rinvio sui contributi (novità che attenua quanto era stato approvato venerdì in commissione). La copertura, stimata in 6 milioni e 200 mila euro tra 2012 e 2013, arriverà dall’8 per mille.