Imprese e cittadini, il conto salato della burocrazia fiscale Comunicazioni, dichiarazioni, documenti e altri adempimenti: il conto delle complicazioni fiscali arriva a cinque miliardi di euro all’anno per imprese e cittadini. E’ la stima della spesa complessiva della burocrazia tributaria, partendo dalla lista dei 108 adempimenti inviata dall’Agenzia delle Entrate in consultazione alle categorie produttive e professionali. Il calcolo, realizzato dal Sole 24 Ore individuando il costo medio di ogni singolo adempimento, si basa sul numero complessivo dei documenti inviati da imprese e operatori attraverso i canali informatici dell’agenzia delle Entrate. Si tratta di quasi 90 milioni di pratiche inviate, che rappresentano la fetta più consistente degli adempimenti dei contribuenti. L’inchiesta focalizza anche l’attenzione sul costo medio annuo per alcune tipologie di contribuente: si va dagli oltre 4 mila euro di un piccolo artigiano ai quasi 12mila di una piccola azienda con 10 dipendenti. Taglio ai costi della politica: sotto tiro le regioni a statuto speciale Arriverà dalle regioni a statuto speciale il 35% dei tagli ai costi della politica decisi dal governo con il decreto legge approvato giovedi’ scorso. Questi territori, dove abita il 15% degli italiani, pagheranno infatti quasi 60 milioni dei circa 170 attesi di risparmi a livello nazionale. Lo evidenzia un’inchiesta del Sole 24 Ore del Lunedi’, che si sofferma anche sulle incognite legate a un possibile ricorso delle autonomie presso la corte costituzionale, che gia’ in passato aveva accolto i ricorsi delle regioni a statuto speciale.
Posta elettronica certificata anche per le piccole imprese Entro il prossimo anno 3,2 milioni di imprese individuali dovranno dotarsi di Pc. E’ una delle novita’ del Dl sviluppo bis, che fa leva sulla mail certificata anche per implementare il processo telematico e consentire ai cittadini di dotarsi di un domicilio digitale da utilizzare nei rapporti con la Pa. Oggi sul Sole 24 ore tutte le novita’.
Guida Pratica "Le liti di lavoro". Dalla conciliazione alla certificazione dei contratti, le nuove regole sulla flessibilita’ in uscita A tre mesi dall’entrata in vigore, la riforma del mercato del lavoro e’ ormai al banco di prova. Tra tutte le novita’, quelle che toccano la flessibilita’ in uscita rappresentano uno degli aspetti da tenere in maggiore considerazione, sia per le possibili ripercussioni sul contenzioso sia per i costi che possono ripercuotersi su imprese e lavoratori.
Come si prevengono dunque le liti? Quali strumenti ha introdotto la riforma Fornero per evitare di arrivare in tribunale? La Guida pratica "Le liti di lavoro", gratis in edicola con Il Sole 24 Ore , approfondisce la conciliazione obbligatoria preventiva e i vari tipi di licenziamento contemplati dalla riforma con i relativi indennizzi previsti.
