Italiani meno vacanze all’estero (-6,4%), spesa -7,4%

Vacanze e crisi, rallenta la spesa dei turisti italiani all’estero nel 2012. Se, infatti, la spesa complessiva per i viaggiatori che nel 2011 hanno scelto di superare i confini nazionali per fare vacanze all’estero ha sfiorato i 9,2 miliardi di euro, registrando un +0,2% rispetto al 2010, nei primi tre mesi del 2012 la spesa dei turisti italiani all’estero è stata di 1,3 miliardi, in diminuzione del 13,3% rispetto allo stesso periodo del 2011. Diminuiscono anche i vacanzieri, -6,4% nel 2012, e la spesa media pro-capite passa da 435 euro a 403 euro a testa, il 7,4% in meno. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano.

Nel 2012 la Lombardia si conferma comunque prima sia per spesa complessiva per vacanze all’estero (338 milioni di euro al primo trimestre, 25,4% del totale italiano) che per numero di viaggiatori (1,2 milioni, 36,8%) seguita dal Lazio per la spesa (231 milioni di euro di spesa) e dal Piemonte per numero di viaggiatori (372 mila turisti). Tra le prime dieci province italiane per spesa all’estero nei primi tre mesi del 2012, tra vacanze e viaggi per motivi di lavoro, Roma è prima con 475 milioni di euro, l’11,5% della spesa di tutti gli italiani che sono stati all’estero. La seguono Milano (454 milioni, 11%), Torino (4,4%) e Varese (4%). Cinque le province lombarde tra le prime dieci più spendaccione, oltre a Milano e Varese ci sono Como (quinta), Brescia (settima) e Bergamo (nona). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Banca d’Italia 2011 e 2012. Se c’è chi prepara la valigia, c’è anche chi offre pacchetti e servizi turistici, tour operator e guide.
Un settore quello delle imprese turistiche che conta in Italia oltre 15.000 attività. La maggior offerta di imprese turistiche si trova in Lombardia (2.485 sedi di impresa con attività principale di agenzia di viaggio o operatore turistico, il 16,5% nazionale), Lazio (2.155, 14,3%) e Campania (1.512, 10,1%). Ma superano le mille imprese anche Sicilia (1.283), Toscana (1.163), Piemonte (1.100) e Veneto (1.086). L’identikit del titolare? È donna (55% dei casi), sui quarant’anni (67% dei casi), anche se l’8% ha meno di 29 anni, ed in un caso su nove è nato all’estero (11%).