
"Questa del 2012 è una estate decisamente fredda, poiché assistiamo a un calo del 30% di turisti negli alberghi e a una netta contrazione dei consumi. Dagli ultimi dati di InfoCamere le imprese guidate da under 35 sono diminuite di circa 23.000 unità dal giugno 2011 al giugno 2012 e, nel 2011, sono scomparsi 9.000 ristoranti". Lo dichiara il segretario generale di Unità sindacale (Falcri, Silcea e Confsal), Aleardo Pelacchi.
"In questa situazione – prosegue – non sorprende che la Bce, nel bollettino di agosto, faccia riferimento a un netto deterioramento della valutazione del rischio di credito delle imprese italiane, da parte degli operatori, misurato per esempio dai tassi attesi di insolvenza. Non c’è più tempo per le posizioni intransigenti di alcuni Stati o peggio per le strategie della politica. In Italia così come in Europa occorre agire subito – prosegue Pelacchi – e anche come sindacato di categoria non possiamo rimanere inermi di fronte a questa drammatica spirale che, partendo dal costo del debito sovrano del nostro paese, sta progressivamente interessando il sistema produttivo soprattutto in riferimento alle difficoltà incontrate dalle Pmi".
"Riteniamo oramai improcrastinabile un intervento della Bce – conclude – che, con misure non convenzionali, unitamente all’attivazione dei fondi salva Stati, possa interrompere l’assedio della speculazione sui debiti sovrani. Da questa crisi se ne esce solamente se verranno abbandonate quelle soluzioni di breve periodo che tanti problemi hanno creato sia alla finanza che alla economia reale. Nessuno può pensare inoltre di risolvere questa drammatica recessione intervenendo nuovamente sul costo del lavoro".