INFLAZIONE LUGLIO FRENA A 3,1%, ANCHE SPESA MENO CARA

L’inflazione a luglio frena, scendendo al 3,1% dal 3,3% di giugno. Una sfiammata dovuta al calo dei prezzi di alimentari e carburanti. L’Istat certifica cosi’ il rallentamento dei listini per quest’estate, anche se il passo indietro e’ piu’ piccolo rispetto a quanto l’Istituto di statistica aveva previsto nelle stime, dove dava il tasso al 3,0%. Anche il cosiddetto carrello della spesa, ovvero l’insieme dei prodotti comprati con maggiore frequenza, diventa piu’ economico, passando al 4% dal 4,4% del mese precedente. Ma la lista degli acquisti quotidiani resta ben al di sopra dell’inflazione. Rispetto a giugno comunque non mancano i rialzi, con il caro vacanze che torna a spingere le spese stagionali. Non vedono alcun miglioramento della situazione i consumatori, che lanciano l’allarme sull’arrivo di pesanti aggravi. Secondo il Codacons un tasso al 3,1% tradotto in termini di costo della vita comporta ‘una stangata pari a 1.415 euro per un nucleo di tre persone’. Sulla stessa linea Federconsumatori e Adusbef, che sottolineano: ‘La crescita dei prezzi si traduce in una ricaduta di oltre 990 euro annui in piu’ per ogni famiglia’. Cifra che, aggiungono, ‘si somma a quella proveniente dall’aumento della tassazione che ammonterà a 1.214 euro (comprendendo anche le ricadute indirette dell’aumento delle accise e della reintroduzione dell’Imu)’. Mentre per Confcommercio la frenata di luglio mostra che ‘l’inflazione non è nel nostro Paese uno dei principali problemi’. Nel dettaglio sul raffreddamento dei listini a luglio su giugno pesa il calo su base mensile dei carburanti, sia della benzina (-0,8%) sia del gasolio (-1,2%) che tuttavia mantengono rialzi a doppia cifra rispetto a luglio 2011. Un contributo al rallentamento arriva anche dalla frutta fresca (-9% su base mensile) e dalla verdura. Invece contiene la frenata il caro vacanza, con forti aumenti congiunturali per voli (+9,1%) e traghetti (+15%). Quanto all’andamento dei prodotti per la tavola la Coldiretti fa notare che il carrello della spesa ‘è meno caro, ma anche più leggero per effetto della crisi che ha tagliato gli acquisti di prodotti alimentari degli italiani in quantità di quasi un punto percentuale’. Mentre Confagricoltura evidenzia come i ribassi causati anche dal calo dei consumi rendano ‘ancor piu’ preoccupante il già critico panorama delle aziende agricole’.