La sanità ‘ha già pagato tutto il pagabile’ e la nuova ‘raffica di tagli lineari’ è ‘non sopportabile’ da un settore già ‘falcidiato’ anche dal precedenti governo Berlusconi’. Lo afferma in una intervista al Mattino la presidente del Pd, Rosy Bindi, secondo la quale ‘se il governo vuole davvero andare avanti, sulla sanità deve andare indietro. Subito’. Per Bindi, che da ministro della Salute firmo’ nel ’99 una riforma del Servizio sanitario, l’errore di fondo è ‘pensare alla sanità come ad un lusso che non possiamo più permetterci’. E interventi come quelli messi a punto dal governo ‘il Paese davvero non li regge. Ne sono certa. Prima la riforma delle pensioni, il lavoro, l’Imu l’aumento delle tariffe, la disoccupazione che galoppa e ora la sanità. Così si mettere a rischio la tenuta dell’Italia. Si viola palesemente il principio costituzionale del sacrosanto diritto alla salute per tutti’. E se al ministro Balduzzi riconosce il merito di aver ‘salvato’ i piccoli ospedali, in ogni caso ‘non è sufficiente’ perchè ‘qui si sta parlando di malati, di presidi, di cure, di farmaci, non di uffici. E poi non si possono spazzare via posti letto e altro per decreto da Roma. Così non si fa altro che amplificare sempre di piu’ le gia’ vistose differenze che esistono tra le diverse regioni’ a partire dal Meridione, mentre ‘i tagli lineari poi penalizzano le regioni virtuose e non costringono al cambiamento quelle che non sono in regola’.
