AVVENIRE, PER GOVERNO CREDIBILE SUBITO Sì A RIFORMA LAVORO

‘Se l’appello di Monti a chiudere il prima possibile la riforma del lavoro resterà inascoltato, il documento di appoggio all’esecutivo potrebbe essere usato, in modo paradossale ma non troppo, come prova ulteriore della cattiva volontà degli italiani di fare sul serio la loro parte.
Perchè agli occhi smaliziati degli osservatori internazionali risalterebbe subito la contraddizione tra le proclamazioni di principio e i comportamenti effettivi. Inducendo a concludere che l’esecutivo di casa nostra è ostaggio dei soliti ‘giochi di prestigio’ romani’. E’ quanto afferma il quotidiano dei vescovi Avvenire che spinge Pd e Pdl a superare ‘le titubanze’ e ad approvare celermente la riforma del lavoro. ‘Se vogliamo un’Italia credibile subito il via alla riforma’, è infatti il titolo di un editoriale che sottolinea le ‘urgenze della crisi mondiale. Con tutto il dovuto rispetto per la pari dignità dei due rami parlamentari – osserva Avvenire -, non si capisce come mai ieri l’esame-bis sia ricominciato a Montecitorio secondo il consueto rituale, con tanto di audizioni preliminari degli esperti e delle forze sociali che si erano gia’ abbondantemente espressi’. ‘Nel novero delle riforme istituzionali, sempre ipotizzate e mai realizzate – aggiunge quindi il quotidiano della Cei -, quella che riduce e supera il ‘bicameralismo ripetitivo’ è da tempo fra le più condivise’
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