Assolowcost: Malgrado crisi low cost +7,43%, vale 82 mld

Mentre la recessione deprime in modo "preoccupante" l’economia, nel 2011 il low cost di qualità si conferma in "forte crescita" in Italia: il settore ha registrato un incremento del 7,43% sull’anno precedente, con un’incidenza sul Pil che sale al 5,34%. E’ quanto si legge nel rapporto annuale di Assolowcost, l’associazione delle imprese ‘low cost’. Non solo, per il 2012 è prevista una crescita tra il 5% e il 7%.

Il low cost sfonda in particolare nel settore alimentare (+16%), assicurazioni (+19%), auto (+15%), servizi finanziari (+7%), outlet (+27%) e sanità (+70%).

Le ragioni, si spiega, si devono "alle caratteristiche stesse del modello di business del low cost di qualità, che diviene così non solo un propulsore di innovazione e di sviluppo ma anche un ammortizzatore economico-sociale". Gli italiani infatti, prosegue il rapporto, "sotto la pressione della forte perdita di potere d’acquisto dovuta all’innalzamento della pressione fiscale, all’aumento dei prezzi di beni di prima necessità come alimentari, energia e carburanti, hanno dimostrato di premiare le scelte d’acquisto che siano in grado di coniugare prezzo e valore, contribuendo ad attenuare gli effetti della contrazione dei consumi".