Da lunedì il summit a Los Cabos, focus: crisi e crescita

I leader del G20 si riuniscono lunedì e martedì a Los Cabos, in Messico, con un obiettivo: delineare una strategia comune per arginare i problemi europei. Non sarà facile, anzi non manca un certo scetticismo: al summit "non sarà detta la parola fine" alla crisi, ha detto ieri il vice consigliere per la sicurezza nazionale americana Mike Froman, "è poco probabile che si troverà la ricetta finale" per risolvere la crisi, hanno fatto eco gli analisti.

E allora, tutto inutile? Non proprio. "E’ sempre positivo quando i leader si incontrano e discutono di temi cruciali", aveva detto giovedì il Fondo monetario internazionale, spiegando che è importante creare una cornice comune, i cui dettagli saranno messi a punto successivamente, per esempio durante gli appuntamenti europei delle prossime settimane.

I capi di stato dei 20 Paesi, – per l’Italia ci sarà il presidente del Consiglio Mario Monti – avranno molto di cui discutere. L’azione più adeguata per sostenere e promuovere la crescita globale, la crisi debitoria e i modi per uscirne, soprattutto in vista del vertice europeo del 28 e 29 giugno, la necessità di un’azione congiunta per evitare che i problemi del Vecchio Continente creino un devastante effetto domino globale, la Grecia all’indomani delle elezioni che potrebbero portare al Governo forze politiche che potrebbero trascinare Atene fuori dall’Eurozona.