Tra semipresidenzialismo e doppio turno alla francese "c’è una connessione tra le due riforme, non si può prenderne una e respingerne un`altra. Tanto più che il doppio turno per il centrodestra rappresenta un sacrificio. Il Pd sappia che: o si realizza una operazione di alto livello, si dà una vera risposta all`antipolitica, oppure si rischia di ricadere nell’ordinaria amministrazione. Le mezze porzioni non funzionano". Parola del capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto che in una intervista al Mattino ribadisce che il Pdl "è interessato in tempi brevi a realizzare una riforma istituzionale accompagnata da una riforma della legge elettorale, che potrebbe essere una combinazione tra sistema francese e spagnolo".
"Restare con il Porcellum non è più possibile – sottolinea Cicchitto -, si finirebbe per accentuare il distacco tra i partiti e gli elettori. La distanza diventerebbe abissale", poi, certo, "va bene anche il progetto minimo, purché sia decente. Il tempo per fare le riforme, però, c`è e il Pdl ritiene che sia meglio uno shock – come lo sarebbero il semipresidenzialismo e il doppio turno – per colpire i cittadini, ora più preoccupati dalla situazione economica che da questi dibattiti".
