A sorpresa il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, scioglie la riserva e, convocando una conferenza stampa, annuncia ufficialmente che si dimettera’ a fine luglio e che in Sicilia si andra’ al voto alle regionali il 28 e il 29 ottobre ‘il giorno del mio compleanno’.
Una mossa attesa da molti, anche se sono ancora in tanti, da Idv, Pdl e pezzi del Pd, a dirsi ‘insoddisfatti’ perchè speravano che Lombardo anticipasse i tempi e si dimettesse già oggi. Ma Lombardo spiega a caldo: ‘Con gli alleati abbiamo convenuto di votare in modo disgiunto dalle elezioni nazionali. La data del 28-29 ottobre è certa e concordata con gli alleati un mese e mezzo fa, e si va avanti".
Non solo. ‘Se mi fossi dimesso oggi – dice ancora il Governatore – la Sicilia sarebbe andata al voto il 18 agoso e credo che la data fosse improponibile…’. Durante la conferenza stampa, Lombardo ha spaziato dalle Regionali, alla sua vicenda giudiziaria che lo vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa, alla visita del Capo dello Stato Giorgio Napolitano prevista per il 23 maggio in occasione dell’anniversario della strage di Capaci e a cui non parteciperà ‘per evitare imbarazzi’, data la sua inchiesta. Annuncia anche che non si ricandierà: ‘Lo confermo due volte con firma autenticata’. E a chi gli chiede come dovrà essere il suo successore, dice: ‘deve essere competente, trasparente e appassionato". "Dovra’ considerare questo impegno come la cosa piu’ importante della sua vita, se non l’unica – ha continuato Lombardo – così come è stato per me, o quasi, adesso non esageriamo…".
Sul fronte delle alleanze, Lombardo ha specificato che "con l’Mpa, Api, Fli e Mps è nato il nuovo Polo per la Sicilia che ha dato corpo a questa alleanza. La mia speranza è che anche con il Pd l’alleanza costruita in questi anni possa continuare anche in vista delle prossime regionali".
Resteranno, invece, ancora sulle proprie poltrone gli assessori Giosue’ Marino e Marco Venturi, dopo le voci di presunte dimissioni: ‘Gli assessori Marino e Venturi dovrebbero dimettersi? Non mi risulta, comunque se si dovesse verificare questa situazione saranno sostituiti perche’ con le questioni importanti da affrontare nei prossimi mesi non si possono lasciare scoperti rami cosi’ delicati dell’amministrazione". Sul rimpasto della sua giunta ha specificato: "Ci sono due spazi da coprire. Devo ancora decidere sulle persone, ne ho alcuni in mente, ma ancora non ho preso alcuna decisione". Sulla sua vicenda giudiziaria: "Il termine giusto per definire la mia vicenda giudiziaria e’ ‘travisamento’, ossia una rappresentazione contraria alla realta’. La verita’ in questa vicenda e’ stata piu’ volte travisata, piu’ o meno deliberatamente. Chi mi ha infangato dovra’ vergognarsi".
E ha ribadito che "nessun governo nella storia della Sicilia, anche per dimensione delle risorse, ha mai svolto un’azione antimafia poderosa e senza esitazioni come il mio Governo. Non si offenda nessuno, per carita’". "Un’azione ispirata alla piu’ assoluta trasparenza – ha proseguito – di questo governo non si e’ mai detto che qualcuno si e’ arricchito o che ha intascato tangenti. Ognuno di noi e’ stato sottoposto al controllo dei conti degli ultimi venti anni".
Su un eventuale riavvicinamento al Pdl, si e’ limitato a dire: ‘Ritengo che scelte così delicate e importante saranno fatte dai gruppi dirigenti dei partiti. Per quanto ci riguarda unitariamente si assumera’ una posizione da parte dei vertici del Nuovo Polo della Sicilia". Infine, breve battuta sulla vicenda Fiat di Termini Imerese: Lunedì prossimo il Governatore incontrerà Massimo Di Risio, patron della Dr Motor, che dovrebbe rilevare la Fiat di Termini. "Se Di Risio ha difficoltà di carattere finanziario perche’ le banche gli hanno tagliato i ponti da almeno un anno ce lo dovra’ dire in maniera chiara – ha detto Lombardo – Se deve essere Di Risio a rilevare la Fiat parta subito, già da domani mattina, altrimenti ben vengano altre società. Ho letto questa mattina che ci sono giapponesi o cinesi interessati".
