Grillo? Protestare diverso da governare

"Grillo? Un conto è protestare, diventare una specie di portavoce di sentimenti anche giusti di rabbia, altro è avere le capacità di trasformare l’indignazione in progetto politico". L’attore Luca Zingaretti, fratello del presidente (Pd) della Provincia di Roma, parla in esclusiva con ‘A’, il settimanale diretto da Maria Latella in edicola da domani.

Zingaretti interpreterà il giudice Paolo Borsellino nel film tv per RaiUno ’57 giorni’, che racconta il terribile periodo tra la strage di Capaci e l’attentato di via d’Amelio ed è rimasto affascinato dalla figura del magistrato siciliano. "Bisogna capire – si legge nell’anticipazione dell’intervista diffusa dall’ufficio stampa del periodico – cosa significano oggi destra e sinistra. Perché se Borsellino era di destra, allora sono di destra anch’io".

Anche Zingaretti tentato dall’antipolitica? "Io sono dalla parte dei principi fondamentali come la legalità, la solidarietà, il rispetto della Costituzione, il bene. Chi se ne frega della destra o della sinistra. La verità è che una certa politica tende a dividere i cittadini per mantenere tutto come è. Purtroppo la mafia c’è ancora, solo che è tornata a nascondersi. Ma il dramma è che ai nostri problemi storici si è aggiunta una crisi economica che sta mettendo in ginocchio tutti. Ma bisogna guardare avanti e guai a pensare di uscire dall’euro. Non bisogna morire di sacrifici, certo bisogna stare dalla parte dei più deboli, di chi ha avuto meno fortuna", conclude.