Corruzione: norme sono occasione per i partiti

Le norme anticorruzione sono un’opportunità per i partiti di rispondere al disagio antipolitico. Lo evidenzia – intervistata Corriere – il ministro della Giustizia, Paola Severino, parlando del ddl anticorruzione. ‘Penso che in un momento difficile come questo – spiega la Guardasigilli – i partiti debbano e vogliano dare prova di maturità, promuovendo riforme volte a un recupero di moralità e legalità. Tutti mi sembrano consapevoli del diffuso disagio nei confronti della politica che percorre il Paese, della sua pericolosita’ e della necessita’ di riaffermare il principio di ‘governo della politica’, riconquistando la fiducia dei cittadini. Mi auguro che questa occasione non vada persa. Anche perchè il contrasto alla corruzione è davvero una priorità anche dal punto di vista socio-economico’. In merito alla discussione Severino spiega che ‘il rinvio a dopo le elezioni amministrative era prevedibile e la fissazione dei tempi per gli emendamenti e l’inizio della discussione tra il 4 al’8 maggio mi pare ragionevole. Se poi dovessi constatare un rallentamento, chiedero’ ai presidenti delle commissioni congiunte della Camera di fissare un calendario di sedute piu’ fitto’. In merito invece a eventuali correzioni, il ministro dice che ‘tutto e’ migliorabile, ma – precisa – non si puo’ trasformare un progetto che ha un suo filo conduttore in un insieme disarmonico di norme che non combaciano piu’ tra loro’. E per filo conduttore si intendono ‘le nuove norme e i criteri distintivi dei comportamenti. Mi riferisco in particolare all’introduzione delle fattispecie di ‘corruzione tra privati’ e di ‘traffico di influenze illecite’ al tentativo di graduare le varie forme di corruzione e di distinguerle piu’ puntualmente, nonche’ di differenziare le ipotesi in cui il privato e’ costretto a pagare il pubblico ufficiale da quelle in cui e’ solo indotto’.
Infine sulle intercettazioni, Severino riferisce che ‘c’e’ un testo distribuito ai partiti che e’ un punto di partenza per tentare di tenere insieme le esigenze dell’informazione con quelle della tutela della privacy e dell’efficienza delle indagini. Speriamo di arrivare a un buon risultato, naturalmente condiviso’.