SUICIDI: CGIA, FONDO NAZIONALE DI SOLIDARIETà COME IN VENETO

Il fondo di solidarietà, proposto dalla Cgia di Mestre e approvato dalla Regione Veneto è un modello che andrebbe esteso a livello nazionale. Questo l’invito che gli ‘Artigiani di Mestre’ rivolgono al presidente del Consiglio, Mario Monti. Sul modello approvato oggi dalla Regione Veneto – questa la proposta avanzata dal segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi – si istituisca anche a livello nazionale un fondo di solidarietà gestito dalle Prefetture in collaborazione con i Consorzi Fidi". A seguito della proposta della Cgia, proprio oggi, la Giunta Regionale veneta ha approvato un fondo con a disposizione 6 milioni di euro con l’obiettivo di "tentare di bloccare l’emorragia di suicidi che ha colpito decine e decine di imprenditori".
"In linea generale – commenta il segretario della Cgia di Mestre – quegli imprenditori che in un primo momento si vedono rifiutare un prestito dalle banche per mancanza di solvibilità o per non essere in grado di offrire nessuna garanzia reale per la quasi totalità del prestito richiesto, potranno, almeno nel Veneto, ricorrere a questo fondo per ottenere le coperture necessarie per assicurarsi il prestito richiesto, evitando situazioni di disperazione che in alcuni casi possono portare al suicidio. Ringrazio sentitamente l’Assessora Isi Coppola e il Presidente Zaia per la celerità con la quale hanno approvato questa misura. Adesso, però, bisogna intervenire anche a livello nazionale: per questo chiediamo anche al Premier Monti di fare altrettanto". Dalla Cgia fanno notare che molti dei piccoli imprenditori che nei mesi scorsi hanno compiuto questo gesto estremo, si erano visti negare dalle banche prestiti per importi di poche migliaia di euro.
"Questa misura, gestita dal Ministero dell’Interno sul modello del fondo anti-usura – prosegue Bortolussi – non comporterebbe un gran dispendio di risorse pubbliche. Penso che a livello nazionale un centinaio di milioni di euro potrebbe essere più che sufficiente per dare una seria risposta a chi oggi ha bisogno di un po’ di ossigeno per mantenere in piedi la propria attività".
Il pericolo che la situazione precipiti, secondo gli ‘artigiani di Mestre’ non è da escludere. "Con l’avvicinarsi delle scadenze fiscali che quest’anno saranno particolarmente pesanti – conclude Bortolussi – è probabile che nei prossimi mesi molti piccoli imprenditori si troveranno ancor più a corto di liquidità. Per questo è importante che il Governo prenda coscienza che, di fronte ad una situazione emergenziale, si prendano misure emergenziali".