Si terrà oggi un incontro tra i tecnici di Pdl, Pd e Terzo Polo sui finanziamenti della politica. Previsti maggiori controlli con la Corte dei Conti che potrebbe vigilare sui bilanci. Ma i finanziamenti non si tagliano. Questa sera, spiega il CORRIERE DELLA SERA, "le forze politiche che sostengono il governo Monti partoriranno un testo di riforma, pensato per accorciare la distanza tra eletti ed elettori e alzare un argine al vento dell’antipolitica. Quattro, al massimo cinque articoli di legge con cui Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini sperano di imprimere una svolta dopo gli scandali divampati nella Lega Nord e nella ex Margherita. Nel pomeriggio, dopo che i partiti avranno fatto il punto in riunioni separate, gli ‘sherpa’ di Pdl, Pd e Terzo Polo siederanno per la prima volta al tavolo della riforma e tradurranno in articolato i principi enunciati dai leader". Casini ha proposto di velocizzare l’iter con un decreto del governo e Bersani sarebbe anche d’accordo, ma Alfano si è opposto con forza, aprendo la strada all’ipotesi che il testo della riforma finisca nel decreto sulla semplificazione fiscale. Oppure, come è più probabile, che venga approntato nelle commissioni Affari costituzionali in sede legislativa, senza passare per le Aule di Camera e Senato. "Il quadro – spiega ancora il quotidiano di via Solferino – può ancora mutare, ma al momento l’orientamento prevalente, vista la difficolta’ di conciliare le posizioni, e’ che il provvedimento sia incentrato sulla trasparenza e non sui tagli ai rimborsi pubblici. Misure simboliche? Si’, forse.
Molti potrebbero restare delusi, eppure sembra questa l’unica via per dare un segnale ai cittadini senza minare l’unità della maggioranza". Uno dei punti piu’ controversi, aggiunge LA STAMPA, "s’è sciolto pressoche’ da solo. Non era chiaro chi avrebbe dovuto vigilare sui bilanci dei partiti. Ci ha pensato la Corte dei Conti a chiarire che i magistrati contabili sono pronti. (à) La Corte, sulla base di sentenze della Cassazione e della Consulta, puo’ in effetti vigilare anche su soggetti privati (quali sono i partiti politici) qualora essi godano di finanziamenti pubblici. E quindi, come dice ancora Buscema: parlando di un controllo ‘a tutela dei cittadini, dovrebbe essere garantita l’assoluta indipendenza e neutralita’ del controllante’. Cosa che appare piu’ che dubbia nel caso di un’Authority che dipenderebbe da chi l’ha nominata. Se la bozza vedra’ la luce come previsto (‘E’ un compito che non si puo’ sbagliare’, prevede uno dei saggi) i segretari sono pronti a incontrare immediatamente dopo il premier Monti per concordare le mosse successive (à)". In un’intervista al FATTO QUOTIDIANO Arturo Parisi, ex ministro e fondatore prodiano dell’Ulivo, dice si’ alla proposta di una nuova legge che regoli e limiti i soldi pubblici che finiscono nelle casse dei partiti politici. "Quello che conta – spiega – e’ che si chiamino rimborsi solo i rimborsi e che i tetti imposti alle spese elettorali siano gli stessi imposti ai rimborsi. Quanto ai finanziamenti e’ bene che i partiti tornino a tendere la mano agli elettori per chiedere il loro contributo economico e rafforzare allo stesso tempo il proprio consenso politico. Sia che questo avvenga come per il 5×1000 in occasione della denuncia dei redditi, sia che venga attraverso finanziamenti deducibili entro un tetto massimo, e’ necessario che questo assenso sia esplicito e trasparente (à)". Per Roberto Formigoni e’ necessario "azzerare subito i rimborsi o la democrazia rischiera’, c’e’ chi vuole l’uomo forte". In un’intervista alla REPUBBLICA il governatore della Lombardia spiega: "’I partiti hanno sbagliato, ma c’è chi vorrebbe spazzare via la democrazia’, ‘ci sono gruppi di potere che pensano di garantire i loro interessi con un uomo forte e capace’. Presidente Formigoni, con chi ce l’ha? ‘In questi giorni sta emergendo uno scandalo nello scandalo. Il finanziamento ai partiti andava ben aldilà delle loro spese elettorali. Un tema che interessa sia il centrodestra che il centrosinistra. Ma l’anti politica non si limita a criticare chi sbaglia con toni rabbiosi, va oltre’. Cioe’? ‘Sta crescendo l’idea che i politici sono tutti uguali, inutili, dannosi. Che è meglio che si faccia a meno di loro. Non lo si è ancora detto, ma di questo passo qualcuno dirà presto che si puo’ anche fare a meno della democrazia. Perchè fa perdere tempo’. A chi si riferisce? ‘I partiti devono correre ai ripari. Altrimenti dovranno assumersi la responsabilità del crollo della politica. Va cambiata la legge sul finanziamento dei partiti. E’ positivo l’atteggiamento di Alfano, Casini e Bersani, ma non bisogna perdere tempo. Va ridotta la quota di finanziamento pubblico o addirittura azzerata. Bisogna intensificare i controlli’".
