Sanità, clochard nei tunnel del Policlinico

"Le gallerie sequestrate 20 giorni fa perchè pericolose diventano il rifugio di un clochard. I malati per essere trasferiti da un padiglione all’altro devono usare le ambulanze. Capita anche questo nel policlinico Umberto I, il più chiacchierato ospedale universitario italiano, al centro di una bufera innescata dal caso denunciato nei giorni scorsi dai senatori Ignazio Marino (Pd) e Domenico Gramazio (Pdl): in un blitz i parlamentari hanno scoperto una malata con l’Alzheimer legata per 4 giorni nel pronto soccorso in attesa di un letto libero". Questa la cronaca del Corsera. "Ieri sulla vicenda, che è costata la sospensione per 90 giorni ai responsabili del Dipartimento di emergenza, è intervenuto anche il presidente del Senato, Renato Schifani: ‘Ritengo necessario che si proceda con tempestività alla rivisitazione della complessa struttura sanitaria. Quanto accaduto è intollerabile e mortifica l’individuo’. E i carabinieri del Nas dovrebbero compiere oggi o domani una prima ispezione al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo di Roma, nell’ambito dell’inchiesta della Procura sui reparti d’emergenza della capitale. I carabinieri svolgeranno una ricognizione sul numero di accessi al pronto soccorso e sui successivi ricoveri dei pazienti. Poi toccherà proprio al policlinico Umberto I. A difesa dei medici congelati si è mosso Luigi Frati, rettore della Sapienza: ‘La sospensione riguarda aspetti organizzativi e non professionali: Modini e Bertazzoni restano comunque primari. Rispetto le idee della presidente Polverini di azzerare l’organizzazione del Dea: noi facciamo un passo indietro ú ha precisato Frati ú ma poi dobbiamo anche risolvere il problema vero: la mancanza di letti di lungodegenza’. Nel frattempo scoppia un altro caso: un senza fissa dimora e’ stato sorpreso a dormire nelle gallerie poste sotto sequestro, nell’ambito di un’altra indagine: quei tunnel, pero’, che uniscono i tanti padiglioni dell’Umberto I, secondo le perizie disposte dalla Procura, sarebbero a rischio di esplosione a causa della vicinanza dei tubi dei gas medicali con i cavi elettrici. Per questo sono state chiuse, sebbene un anno e mezzo fa siano state ristrutturate spendendo 20 milioni di euro. Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, ha fatto notare: ‘Il policlinico senza le gallerie diventa quasi ingestibile: ci siamo dovuti attrezzare per sostenere lo spostamento dei pazienti all’interno con ambulanze’. Poi la presidente del Lazio ha ricordato che ‘avevamo individuato in un team di medici di medicina generale come elemento di rafforzamento dei pronto soccorso nei momenti in critici e il policlinico Umberto I, contrariamente ad altre strutture, non li ha fatti lavorare.
C’e’ stata una barriera, anche comprensibile, dei medici del pronto soccorso’. A rendere il clima ancora piu’ pesante e’ arrivato il durissimo atto d’accusa del procuratore regionale del Lazio della Corte dei conti, Angelo Raffaele De Dominicis: durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario il magistrato ha denunciato che ‘gravissimi fatti illeciti sono stati riscontrati durante il 2011 nel settore della spesa sanitaria. E si e’ accumulata una stratificazione di apparati che ha stravolto il quadro d’insieme, fino all’attuale crisi’. E intanto la Cassazione condanna una specializzanda di un policlinico romano: se si accetta di occuparsi di un paziente, hanno spiegato i giudici, e poi si commettono sbagli, si incorre nella condanna penale e al risarcimento dei danni".