BAGNASCO: CONTI A POSTO DA SOLI NON BASTANO A SALVARE UOMO

‘Il governo Monti è un esecutivo di buona volontà e riconosciuta competenza che è chiamato a sbrogliare una matassa che è andata complicandosi e richiede, in mezzo a una più generale crisi economica, di assumere decisioni rinviate per troppo tempo’. Lo afferma il presidente della Conferenza episcopale italiana, Angelo Bagnasco intervistato dalla Stampa. Il vescovo interviene a 360 gradi sui temi della crisi economica e afferma che ‘c’è bisogno di ritrovare una prospettiva che rimetta al centro l’uomo e non semplicemente i risultati finanziari e che abbia la stessa attenzione a far quadrare i conti e a salvaguardare il patrimonio umano – sottolinea – . Quì è il punto. Se non quadrano i conti, l’uomo non si salva. Ma è vero pure il contrario. Se non si rispetta l’uomo, i conti presto o tardi si rivelano sballati’. In materia di lavoro, per Bagnasco ‘licenziare è sempre una sconfitta per tutti’. Quanto al ruolo della Chiesa e alla sua eventuale presenza in politica attraverso una nuova aggregazione, il capo dei vescovi fa sapere che ‘le aggregazioni partitiche non rientrano nelle preoccupazioni della Chiesa’. Il presidente della Cei ammette che ‘negli ultimi tempi si sono registrati fatti scandalosi’ che attengono alla Chiesa, ‘alcune volte con fondate ragioni, altre volte con un evidente disegno strumentale. La gente è molto esigente nei riguardi della Chiesa – aggiunge – e non fa sconti alla sua credibilità. Ciò prova pero’ quanto sia alta l’aspettativa verso la testimonianza e dunque la stima per la sua missione’.