DECRETO LIBERALIZZAZIONI: SPARTIACQUE TRA RIFORMISTI E CONSERVATORI

Il comportamento in Parlamento sul decreto liberalizzazioni rappresenta lo spartiacque tra riformisti e conservatori in Italia. L’atteggiamento che sarà tenuto nelle Commissioni e in Aula sarà la cartina al tornasole tra chi vuole proteggere gli interessi di lobby e corporazioni e chi invece vuole tutelare l’interesse generale.

Così Vincenzo Devito – Presidente del MNLF – alla vigilia del termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione Industria al Senato.

Sappiamo – continua Devito – che le forze politiche che hanno a cuore la crescita dell’Italia proveranno a migliorare il testo e, in particolare, sui farmaci riproporranno la liberalizzazione della fascia C, unica seria proposta di liberalizzazione del settore. Apprezziamo questa posizione e la sosteniamo. Sappiamo anche che altre forze politiche, nelle cui file militano numerosi rappresentanti dei titolari di farmacia, proveranno a rendere insignificante qualsiasi parvenza di apertura del settore.

E’ bene che sappiano – continua Devito – che questo comportamento avrà un costo e sarà un costo elettorale. I vertici di questi partiti debbono sapere che la stragrande maggioranza dei cittadini ha già capito bene quali categorie sociali e corporazioni frenano lo sviluppo del Paese e non esiterà un solo momento a riconoscere chi si batte per il progresso e chi, al contrario, cerca di conservare l’esistente.

Liberalizzare i farmaci di fascia C significa portare nuovi investimenti, nuova occupazione e prezzi più bassi per i consumatori, negare questa riforma vuol dire negare benefici ai cittadini italiani.

Si rifletta meglio e si abbandoni una difesa ormai arcaica di privilegi anacronistici.