ARRESTI NO TAV, PARTE IL TAMTAM DEL MOVIMENTO SUL WEB

E’ scattata in 15 province l’operazione della Polizia per l’arresto di decine di persone ritenute responsabili di aver partecipato agli incidenti della scorsa estate in Val Susa contro la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Oltre che nel capoluogo piemontese, l’operazione riguarda le province di Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma e Modena. La Polizia sta notificando 25 provvedimenti di custodia cautelare in carcere, 15 misure di obbligo di dimora, un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari e una misura di divieto di dimora nella provincia di Torino. I reati contestati al termine delle indagini condotte dalla Digos della Questura di Torino sono resistenza, violenza, lesioni, danneggiamento aggravati in concorso per i fatti avvenuti in Val Susa, nell’area del cantiere di Chiomonte della Tav, il 27 giugno e il 3 Luglio scorso, quando in incidenti fra le frange violente del movimento No Tav e le forze dell’ordine, rimasero feriti oltre 200 uomini di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza e decine di manifestanti. L’abitazione di un consigliere comunale di un paese della Valle di Susa, Villarfocchiardo, è stata perquisita nell’ambito dell’operazione della polizia contro il movimento No Tav che ha portato a decine di arresti in tutta Italia. Il consigliere è Guido Fissore ed è un attivista del movimento che tra l’altro, alcune settimane fa, accompagno’ una scolaresca bergamasca in una visita al cantiere di Chiomonte. Dal fatto alla reazione. E’ iniziato subito il tamtam degli attivisti No Tav sui siti internet e i social network per avvertire del blitz della polizia scattato all’alba con arresti e provvedimenti in tutta Italia per gli scontri avvenuti in Val di Susa lo scorso 27 giugno e 3 luglio in occasione delle manifestazioni No Tav intorno all’area di cantiere della linea Torino-Lione.