Carceri: Ok Senato a emendamento relatori su domiciliari

L’aula del Senato ha approvato con 206 voti favorevoli e 44 contrari l’emendamento al decreto Severino sul sovraffollamento delle carceri elaborato dai relatori Filippo Berselli (Pdl) e Alberto Maritati (Pd) sul quale era stato raggiunto l’accordo per superare le questioni poste dall’ex ministro Nitto Palma (Pdl). L’emendamento mantiene l’impostazione voluta dalla commissione, che crea, per gli arresti in flagranza per reati minori di competenza del giudice monocratico, una destinazione prioritaria ai domiciliari e solo in subordine alle camere di sicurezza o al carcere. Con l’eccezione per i reati di furto in appartamento, furto con strappo, rapina semplice e estorsione semplice.

Su questo punto, dopo le critiche di Palma, la scorsa settimana si era arenato in aula il provvedimento in attesa di un compromesso. Oggi la commissione Bilancio ha dato parere favorevole, condizionato a una precisazione: nei casi di impossibilità di uso del domicilio dell’arrestato o delle camere di sicurezza, il pm dispone che sia condotto nella casa circondariale del luogo oppure "presso altra casa circondariale". Per la Bilancio bisognava riformulare la frase scrivendo "presso altra casa circondariale vicina". Formulazione accolta dai relatori, con l’ok a questo emendamento lo scoglio più grosso per il decreto è superato.

Alcuni problemi di copertura finanziaria, tuttavia, la commissione Bilancio li ha sollevati a proposito dell’emendamento dei relatori sulla chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, altro punto qualificante inserito nel provvedimento.