Farmaci: ticket raddoppiato nel 2011 ma resta stabile per 2012

Raddoppia l’incidenza sulla spesa farmaceutica territoriale del ticket farmaceutico a causa di un incremento subito nel 2011. Questa la stima effettuata da Quotidiano Sanità su dati Istat, Agenas, Ministero della Salute e Regioni. Secondo il dossier si è passati da un’incidenza media del 7,3 per cento del 2010 al 14,4 per cento nei primi nove mesi del 2011, con una spesa pro capite per i non esenti balzata dai 29 euro del 2010 ai 40 euro del 2011. Complessivamente la spesa per ticket da gennaio a settembre del 2011 ha toccato quota 974,305 milioni di euro che, proiettati sui 12 mesi, porterebbe il totale della quota ticket a circa 1,3 miliardi di euro. Per il 2012 non sono previsti nuovi incrementi significativi in attesa della riforma dei ticket che scattera’ solo dal 2014 con un unico ritocco che può venire solo dall’inflazione, che porterebbe la spesa per ticket di quest’anno a poco piu’ di 1,3 miliardi con una quota procapite di 41 euro. Circa i 2/3 degli Enti locali che adottano il ticket farmaceutico (13 Regioni) hanno optato per una quota fissa sulla ricetta a prescindere dalla fascia di reddito, con un livello di spesa che puo’ variare da un minimo di 1 euro fino ad una massimo di 4 per confezione, e da un minimo di 0,5 euro fino a 6,5 euro per ricetta. Il Molise segna la quota piu’ bassa di spesa con 0,5 euro per ricetta e 0,5 euro per farmaci con brevetto scaduto. Mentre le altre hanno quasi tutte un livello medio di 2 euro a confezione fino ad un massimo di 4 euro per ricetta. Fa eccezione unicamente la Puglia dove il livello di spesa per ricetta può raggiungere un massimo di 6,5 euro. Le differenze di prezzo variano da Regione a Regione anche secondo le tipologie di farmaci presi in considerazione. Infine, nelle Regioni che hanno deciso di modulare la spesa del ticket secondo i livelli di reddito si evidenzia come le quote di spesa oscillano dall’esenzione totale (per i redditi fino a 36mila euro annui) ai 3 euro per confezione per le fasce con un guadagno di oltre 100 mila euro annui e fino a 6 euro per ricetta. La novità segnalata dal dossier è che anche la Basilicata ha applicato il ticket di 25 euro per i codici bianchi del Pronto soccorso già introdotto dalla finanziaria del 2007, confermato dalla manovra di luglio. La Basilicata, infatti, era l’unica Regione a non aver mai applicato questo ticket, l’ha fatto.