Confesercenti: Serve coesione perche’ torni fiducia

"Si è appena concluso un anno difficile per famiglie e imprese, lasciando in eredità gli effetti di una lunga fase di crisi – si legge in una nota di Confesercenti – con la quale dobbiamo fare ancora i conti a causa della diffusa sfiducia sulla ripresa e per le difficoltà delle famiglie a far quadrare il proprio bilancio per arrivare alla fine del mese. I consumi in caduta libera e un PIL certificato a -0,2% nel terzo trimestre, fanno il resto. I provvedimenti varati dal Governo nella fase uno erano quantitativamente inevitabili, ma la carta bianca concessa alle grandi strutture commerciali, accompagnata dall’autunnale aumento di un punto dell’IVA e la "promessa" di un’ulteriore crescita di due punti da ottobre prossimo, comporteranno enormi problemi per i consumi e per la rete commerciale urbana. Non è questa la via per favorire il rilancio della domanda interna, degli investimenti e dell’occupazione. Con questa impostazione la nostra economia nel 2012, rischia di entrare in recessione. Il nostro auspicio è che con la fase due il Governo Monti punti con decisione a mettere in campo provvedimenti piu’ coraggiosi sul versante dei tagli della spesa pubblica, dei costi degli apparati e della politica e a rilanciare la crescita. Per raggiungere questo, bisogna far leva su quel grande patrimonio rappresentato dalle PMI, da accompagnare con una decisa azione volta ad allentare la morsa del fisco che in Italia raggiungerà livelli record: il 45% già dal 2012 e il 46% dal 2013. L’auspicio per il nuovo anno è che il Governo, la politica, le parti sociali costruiscano un cammino condiviso per uscire dalla crisi, con quel senso di responsabilità e coesione già richiamato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano".