Interrogazione Dep. Villarosa su caso Malagiustizia De Pasquale Terme Vigliatore

Al Ministro della difesa – Per sapere – premesso che:
Il Fatto Quotidiano, il 6 giugno 2010 pubblica una lettera del signor G.D.P., di Terme Vigliatore (Messina), in cui viene evidenziato che: «Da 40 e più anni chiedo giustizia a causa di un errore di valutazione medica del Consiglio navale di Messina, al momento della visita di leva. Avviato alle armi, si accorsero dell’errore dopo 115 giorni, venni riformato ma intanto la mia patologia si era aggravata. Sono passati 44 anni e ancora il riconoscimento pensionistico a cui ho diritto non viene accettato. Sono ancora fiducioso perché, cresciuto a pane e diritto, credo che il rapporto fra i cittadini e governanti sia sempre supportato dalla certezza del diritto, dai diritti e doveri come scritto sulla nostra Carta costituzionale. Mi sono rivolto alle sedi amministrative e giudiziarie competenti, ma nonostante le prove documentali, non mi è stata ancora resa giustizia e, pur confidando nella speranza di vita, non credo di poter attendere ulteriori 40 anni !»;
in un referto del 5 marzo 1966 si può chiaramente leggere che il su citato G.D.P., nonostante informasse la commissione di soffrire di artropatia lombare dal 1962, veniva considerato idoneo al servizio di leva;
nel 1970, dopo numerosi ricoveri ospedalieri, viene dichiarato «non idoneo» al servizio di leva;
dopo varie visite mediche nel 1972 una commissione rigetta la richiesta di riconoscimento di pensione per «causa di servizio». Nella relazione della commissione del 1972 si legge chiaramente come A.P.R. (anamnesi patologia remota), che già prima del servizio di leva il soggetto fosse affetto dal problema (a cui pare non sia stata data la giusta importanza durante il primo accertamento prearruolamento del 1966) che poi, aggravandosi, ha portato alla sua «non idoneità» al servizio con conseguente «riforma»;
una commissione medico-legale per la sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha evidenziato che:
entrambe le patologie che hanno portato alla riforma erano preesistenti sia all’arruolamento che alla visita di leva;
una più meticolosa visita nel 1966 avrebbe evidenziato le suddette infermità ed avrebbe portato ad una diversa valutazione del profilo sanitario che avrebbe esentato il «ricorrente» dallo svolgere la stessa attività addestrativa di altri commilitoni;
in assenza di una diagnosi corretta e completa il signor G.D.P. è stato sottoposto ad una attività che può aver agito positivamente nell’aggravamento della malattia o almeno nella sua manifestazione –:
di quali elementi disponga il Ministro interrogato in relazione a quanto esposto in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda promuovere affinché i diritti del signor G.D.P. siano finalmente riconosciuti.