
A decine hanno sfilato davanti al Pubblico Ministero, Dott. Giovanni Battista Ferro, ed alla Guardia di Finanza per rispondere delle varie accuse relative al furto di carburante dal deposito costiero TotalErg di Savona. Realtà quello del deposito costiero a due facce: di giorno gestito secondo rigidissime procedure; di notte e durante i giorni festivi, invece, “terra di nessuno” ove senza alcun parametro minimo di sicurezza guardie giurate, dipendenti o parenti/amici potevano arrivare alle installazioni e mettere “in pressione” gli impianti al solo fine di sottrarre carburante. Al termine delle indagini condotte dalle Fiamme Gialle savonesi e coordinate dalla procura della Repubblica di Savona, 31 sono le persone finite nel registro degli indagati. Un vero e proprio discount per tutti i “furbetti” che potevano goderne: guardie giurate incaricate delle vigilanza, responsabili di settore, semplici dipendenti del deposito fiscale, autisti (esterni all’azienda) di società che avevano vinto l’appalto per il trasporto del carburante e, naturalmente, una fitta rete di acquirenti vicini ai soliti noti. Circa 350 gli episodi illeciti e videoregistrati dai militari. E se i dipendenti del deposito “approcciavano” al “discount” con taniche e auto private, non è mancato chi si accordava – con il compiacente visto di chi doveva monitorare ingressi e uscite – per caricare un’intera cisterna di gasolio da commercializzare sul mercato illecito. La casistica degli episodi è alquanto variegata: guardie giurate che rientravano in anticipo dalle ferie per soddisfare le richieste di clienti ed amici; un dipendente che transita col proprio camper nella zona di sicurezza del deposito per rifornirlo prima di andare in vacanza; guardie giurate che abbandonano il loro posto di servizio per assicurare personalmente la fornitura “a domicilio”. E cosi il carburante finiva ad impianti abusivi di distribuzione uno dei quali individuato e sequestrato dai militari, unitamente a due autocisterne, 13 autovetture private, oltre a 13.110 litri di benzina e 27.385 litri di gasolio per autotrazione. Una procedura portata avanti per mesi e molto conveniente per chi acquistava dal distributore abusivo, ma ancor di più per gli acquirenti dei dipendenti infedeli della TotalErg: lo “sconto” complessivo portava il prezzo del carburante (gasolio, ma anche benzina) ad 80 centesimi al litro. I problemi per l’azienda purtroppo non finiscono qui: il prodotto che viene stoccato all’interno del deposito fiscale costiero è in sospensione d’imposta, situazione per la quale la dirigenza della TotalErg, che ha dato un contributo deciso agli accertamenti condotti dai finanzieri, dovrà mettere mano alla cassa per versare all’Erario le accise e l’IVA di tutto quel prodotto di cui si è vista privare illecitamente dai propri dipendenti. Solo in seguito potrà rivalersi chiedendo il conto ai diretti responsabili.