Autorità Portuale, le valutazioni politiche del Consigliere Mancuso

Entro nel mio piccolo nella bagarre che riguarda l’Autorità portuale di Messina che è stata accorpata a quella di Gioia Tauro. La verità è che siamo di fronte alla più classica manovra politica che sia mai esistita in Italia, lo scambio tra una nomina personale per un bene pubblico ceduto. Il nuovo che avanza, l’uomo del Partito Democratico di Messina Giacomo D’Arrigo è stato confermato per altri tre anni alla guida dell’Agenzia Nazionale Giovani dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Delrio. Lo stesso ministro che con un colpo di penna ha eliminato l’Autorità portuale di Messina. Tutto questo è chiaro come la luce del sole, solo che molti non hanno il coraggio di dirlo, io sono un uomo libero e posso permettermi di fare pubblicamente le mie considerazioni politiche. La cosa più grave è che tutto questo accade in una coalizione di centrosinistra dove vi sono un gruppo di Deputati Regionali, anche di un certo spessore, come Picciolo, Panarello e Laccodo, altri di minor conto, ma sempre nella coalizione, come Germanà, che sono privi di autorità in un Partito diventato degli amici di Renzi, come Giacomo D’Arrigo, che grazie a un rapporto personale con lo stesso, ottiene nomine abbandonando gli interessi della città e dei cittadini. Un membro della corte di Renzi che non è stato in grado di essere eletto nel suo Comune di Nizza di Sicilia, ma, in virtù di un rapporto privilegiato, riesce ad ottenere nomine importanti. Fin quando saranno questi i nostri rappresentanti a Roma, vedremo la nostra Città cadere sempre più in basso.

Alessio Mancuso