I finanzieri della Compagnia di Empoli, nei giorni scorsi, hanno dato esecuzione a due diversi decreti di sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca per equivalente di beni immobili e mobili per un valore complessivo di oltre €. 655.000. Nel primo caso il decreto di sequestro, emesso dal G.I.P. di Bologna – Bruno Perla, su richiesta del PM – Giuseppe Di Giorgio – della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, ha interessato una società a responsabilità limitata, sita in Empoli ed esercente l’attività di compravendita
immobili e i tre amministratori che si sono succeduti alla guida della società. Sottoposti a sequestro conti correnti ed unità immobiliari siti nella Provincia di Bologna per un valore complessivo di € 390.000. Le attività investigative svolte dai finanzieri della Compagnia di Empoli hanno permesso di accertare che l’amministratore unico della società (una donna
70enne nata in provincia di Bologna), a seguito della notifica di avvisi di accertamento per l’evasione di tributi (IVA – IRES ed IRAP per gli anni d’imposta 2005 e 2007) per € 390.000, aveva proceduto a compiere azioni fraudolente per rendere inefficace la procedura di riscossione. In particolare, aveva fittiziamente ceduto le quote sociali a “due teste di legno” (un uomo fiorentino 81enne ed una donna rumena 36enne) che, immediatamente e sotto la direzione dell’”ex amministratrice”, avevano provveduto a vendere ogni bene di proprietà della società. Le tre persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria di Bologna per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte Nel secondo caso, il decreto di sequestro, emesso dal G.I.P. – Francesco Bagnai –, su richiesta del PM – Christine Von Borries della locale Procura della Repubblica – diretta da Giuseppe Creazzo, ha interessato una donna (76enne fiorentina) amministratrice di una società di confezioni vestiario in pelle, sita in Montelupo Fiorentino. Sottoposti a sequestro un fabbricato sito in Empoli per un valore di circa € 265.000. In particolare, le attività ispettive, svolte sempre dai finanzieri della Compagnia di Empoli, hanno accertato che l’amministratrice della società aveva annotato fatture “false”, nelle dichiarazione dei redditi per gli anni 2011 e 2012, che aveva portato ad un’evasione di IVA ed II.DD. per la complessiva somma del sequestro. La donna è stata denunciata all’autorità giudiziaria fiorentina per il reato di presentazione di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti.
