
di Emilio Fragale
Leggo dalla Gazzetta del Sud la dichiarazione del Commissario del PD messinese incontratosi con i consiglieri comunali. Mi sembrano le parole di un soggetto, che benché parlamentare, ha dimenticato che occorre – innanzitutto – traghettare il partito locale alla normalità di un assetto voluto, scelto, votato in seno al prossimo congresso.
Il congresso, si … il congresso era l’orizzonte a cui aspiravano tutti i militanti e i simpatizzanti. Cercare altra trama, altra sceneggiatura, altro autore esula dal sostanziale mandato conferito da tutti coloro che hanno sempre invocato sede (ordinaria e ordinata) di discussione e elaborazione.
Al Commissario, personalmente, chiedo di scrivere (di contribuire a scrivere) le regole (immagino almeno estese regionalmente) del tesseramento.
La mia richiesta era comune a quella di tutte le componenti, di tutte le sensibilità, di tutti i movimenti e i centri studi d’area che confido non si subordinino – in dignità – ad alcun tutoraggio sulla visione e sulla gestione della polis su cui occorre rivendicare autonomia in un confronto non condizionabile aliunde.