
A seguito della conferenza stampa di Venerdì 6 Novembre 2015 alle ore 10,00 presso la Sala Ovale di Palazzo ADIS, Cittadinanzattiva, Compagnia del Mezzogiorno, C.S.R.L.P., Federazione dei Verdi, Federazione Nuova Destra, Insieme per la Sicilia, Italia dei Valori, LabDem, L’Alternativa Possibile, L’Altra Messina, Libera Messina, Movimento Consumatori del Sud, reset, Riabilitiamo Messina, Sicilia Democratica ed Umanesimo e Riformismo
CHIARISCONO
CHE L’AMMINISTRAZIONE ACCORINTI HA FALLITO SU TUTTA LA LINEA.
Ha fallito amministrativamente vista l’assenza totale di risultati sia nel campo dello Sviluppo Economico, Sociale e Culturale della Città che in quello della risoluzione delle emergenze che sono viceversa aumentate, per numero, ed amplificate per portata:
Lavoro, Rifiuti, Crisi Idrica, Infrastrutture e Trasporti.
L’Amministrazione Accorinti si è inoltre dimostrata assolutamente incapace di incarnare la scelta dei messinesi che nel giugno 2013 avevano delegato al Sindaco ed alla Sua Giunta la responsabilità e la chiara volontà di un cambiamento concreto.
Accorinti e la sua Squadra, insieme agli adepti pacifinti, hanno invece creduto di essere essi stessi il cambiamento immaginando di poter continuare a recriminare sulle colpe, reali, di quelli di prima senza fare nulla di serio ma limitandosi a portare avanti idee ed ideali propri senza produrre alcunché nell’interesse dei messinesi.
Solo per fare qualche esempio, vista la quantità di errori fatti che per la loro continuità nel tempo sovvertono anche le regole della statistica e la teoria delle probabilità, ricordiamo l’Isola Pedonale Cairoli le cui procedure errate e bocciate dal TAR hanno causato danni economici sia per i lavori eseguiti inutilmente sia per i risarcimenti riconosciuti dal Giudice e che adesso certamente si moltiplicheranno dopo la sentenza. Ciò potrebbe probabilmente accadere per le stesse ragioni formali anche per l’Isola Pedonale di Piazza Duomo.
Non dimentichiamo anche le ordinanze per le “sceneggiate” sul Cavalcavia e quella tardiva e demagogica, oltre che inutile, sul Piemonte anch’esse tutte bocciate dal TAR.
E poi la flotta Comunale, l’incapacità di difendere la Continuità Territoriale, le tardive posizioni su Autorità Portuale, Camera di Commercio e Corte di Appello.
E ancora il valzer e l’immobilismo sul secondo Palazzo di Giustizia, l’assenza di un progetto di sviluppo che dopo due anni e mezzo recupera le priorità del Piano Strategico di Scoglio, la finta concertazione di un PRG (PICO) non condiviso che mummificherà la Città e darà il colpo di grazia alla povera economia Messinese, l’incapacità di intercettare fondi Regionali, Nazionali e Comunitari associati all’incapacità di predisporre i progetti anche emergenziali come ad esempio quello per la salvaguardia dell’abitato di Galati e Santa Margherita.
Anche la qualità della vita ha visto artefice questa amministrazione (di Ecologisti e difensori del territorio) della conquista dell’ultimo posto, il 105esimo, nella graduatoria Italiana della qualità vita “Ecosistema Urbano” di Legambiente e Sole 24 ore.
E poi le emergenze ambientali della discarica di Pace e della bomba ecologica della fiumara Bordonaro già finita in procura, la morte ed il crollo di decine di alberature cittadine e la pista ciclabile fantasma.
Non dimentichiamo i tributi portati al massimo delle aliquote in cambio di servizi inesistenti, come la TARES prima e la TARI dopo, i mezzi pubblici fantasma ed il grande “bluff” di ATM (vedi nota allegata di seguito “PIANO DECENNALE ED ATM”) e soprattutto il capolavoro del Piano di Riequilibrio decennale presentato come inattaccabile, irrinunciabile ed utile che poi si è sbriciolato facendo intravedere l’illogicità di far pagare ai Messinesi 30 anni di buchi della mala politica e non prevedendo una, si dica una, misura finalizzata allo sviluppo economico della Città.
Potremmo continuare scrivendo decine di pagine anche solo con i titoli di questo disastro lungo 28 mesi ma la questione è semplice, purtroppo:
FALLIMENTO
Il fallimento è su tutta la linea, compresa quella sfera etica che doveva essere l’elemento di connotazione di questa esperienza.
Partendo dallo sbattere la porta in faccia ai tantissimi Cittadini, Sindacati, Ordini Professionali ed Associazioni che avevano creduto alla favola di un’Amministrazione pronta al dialogo ed al contributo di tutti.
A questo si sommano la propaganda e gli slogan di facciata che non hanno trovato mai alcuna rispondenza negli atti amministrativi neanche in quelli più semplici e ripetutamente “sventolati” come l’impegno del Sindaco e degli Assessori di costituire con le loro indennità, un fondo per il micro credito per i giovani messinesi di cui non si ha traccia e che ad oggi varrebbe oltre 400 mila euro.
Anche la parola MAFIA, ricordata giustamente come un disco rotto dal primo Cittadino, se da un lato diveniva l’occasione per la meritoria e simbolica attribuzione della Cittadinanza Onoraria al Giudice Di Matteo dall’altro registrava la mancata e clamorosa attuazione del Protocollo di Legalità “Dalla Chiesa” per i bandi di Appalto del Comune di Messina (nonostante i ripetuti “richiami” formali da parte della Prefettura) e la bocciatura della Giunta all’adesione alla “Carta di Pisa”.
Da stigmatizzare il vergognoso ed assoluto disinteresse verso quelli che dovevano essere i PRIMI nella scala di priorità dell’Amministrazione ed invece sono rimasti ancora una volta gli ULTIMI: Disabili, Anziani, Indigenti, Immigrati oltre le vaste sacche di degrado e disagio sociale nelle zone periferiche della Città.
Per concludere ricordiamo il fallimento anche nella gestione dei Servizi Sociali, nell’organizzazione delle Mense scolastiche e di quelle di assistenza ai Poveri demandata sempre e comunque agli Ordini Religiosi ed alle Associazioni di volontariato.
Per tale ragione reputiamo irrinunciabile riprendere la raccolta firme, che individuerà almeno tre punti fissi a nord, centro e sud, al fine di chiedere le dimissioni del Sindaco Accorinti.
Riprenderemo la raccolta già domani, Sabato 7 Novembre a Piazza Municipio, in occasione della manifestazione contro la crisi idrica e l’emergenza rifiuti lanciata da Riabilitiamo Messina ed alla quale tutti i Sottoscritti aderiscono invitando la Cittadinanza a battere un colpo superando l’apatia ovvia di chi si sente tradito.
Traditi anche dal Governo Nazionale che dopo essersi ricordato ed indignato per l’emergenza idrica cittadina sceglie di fare fuori Messina dai fondi del Master Plan sul Mezzogiorno.
Unica città Metropolitana Italiana a non partecipare e, soprattutto, a non usufruire di gigantesche risorse: 7 MILIARDI DI EURO per interventi nel Mezzogiorno.
E’ evidente che l’incapacità di trovare soluzioni resta ad oggi la vera causa della crisi economica, culturale e sociale del nostro territorio e rappresenta pertanto la vera emergenza.
ADIS – Cittadinanzattiva – Compagnia del Mezzogiorno – C.S.R.L.P. – Federazione dei Verdi
Federazione Nuova Destra – Insieme per la Sicilia – Italia dei Valori – LabDem
L’Alternativa Possibile – L’Altra Messina – Libera Messina – Movimento Consumatori del Sud
reset – Riabilitiamo Messina – Sicilia Democratica – Umanesimo e Riformismo