
di Roberto Gugliotta
Per lavorare, contano più le "amicizie" che i meriti. Ci si lamenta che siamo una città scartata da Roma. Lo rimarreno sino a quando non cambieremo questo sistema che costringe i migliori a emigrare e i raccomandati a decidere il nostro destino. Non meno inquietante è la criminalità così detta dei "colletti bianchi", che impone tangenti, realizza collusioni con gruppi di potere occulti e asserve la pubblica amministrazione a interessi di parte. Di fronte a questi fenomeni le risposte istituzionali sembrano spesso troppo deboli e confuse. Un vuoto permanente per una città costretta a vivere con chi ha fatto del sopruso la regola della propria vita. Strana utopia la rivoluzione dei costumi in una città piena di buche, speranza affidata allo shock di parole "diverse", quali merito, trasparenza, opportunità. Giustizia sociale. Ma di cosa deve occuparsi una giunta comunale? Della manutenzione delle strade o delle coscienze? Perché no di entrambe…? Ma il messinese doc evidentemente non ama la realtà, meglio le bugie elettorali: "Bisogna, rimboccarsi le maniche, guardarsi negli occhi, tirar fuori gli attributi, non lasciar nulla d’intentato, battersi all’ultimo sangue". Il voler dare – finalmente – la voce agli ultimi è una cosa seria, in teoria. Nella pratica buddace è una buffonata. Mi dissocio!