
Stamattina alle ore 9.00, in via Panoramica dello Stretto, una famiglia con due minori a carico ha rischiato di essere sfrattata, nonostante possedesse i requisti per la morosità e fosse in graduatoria per ricevere i contributi previsti dalla legge.
Oggi una nostra delegazione si è recata sul posto e dopo una lunga e complicata trattativa con la controparte, ha ottenuto il differimento dell’esecuzione forzata di un mese. Tutto questo si sarebbe potuto evitare, se il Comune di Messina avesse inviato per tempo i nominativi degli aventi diritto alla Prefettura di Messina per la graduazione dell’utilizzo della forza pubblica in caso di sfratto,così come previsto dal decreto attuativo del comma 5 art. 6 della legge 124/13. Questo non è avvenuto! L’amministrazione non solo non ha ottemperato ad un obbligo previsto dalla legge,ma si è impantanata su tutte le procedure da adottare per garantire il passaggio da casa a casa ai morosi e non ha ancora diffuso notizie certe, circa lo stato d’avanzamento dei lavori per la pubblicazione della graduatoria. Nondimeno crediamo che le responsabilità ricadano anche sulla Regione Sicilia che sta emanando a tal riguardo delle linee guida che sono in alcune parti in contraddizione con il decreto succitato e per tali motivi vanno modificate. Sotto questo aspetto Renato Accorinti si impegnerà (così ci ha garantito durante l’ultimo incontro) di sollevare presso l’ANCI Sicilia tale contraddizione,puntando a una modificazione sostanziale delle linee guida.
Riteniamo infatti indispensabile che il Comune, a prescindere dai tempi burocratici previsti per l’erogazione dei fondi per i morosi incolpevoli, invii immediatamente alla Prefettura, l’elenco delle famiglie che posseggono i requisiti previsti dalla legge e bloccare, seppur temporaneamente, le procedure di sfratto. Un settore sociale rischia di essere travolto dalla crisi,per cui ci aspettiamo fatti concreti e non parole;ad oggi la situazione in città sta precipitando, gli sfratti con l’utilizzo della polizia sono all’ordine del giorno e non vediamo alcun segnale concreto da parte dell’Amministrazione Comunale e delle autorità competenti. Un’Amministrazione che si professa per gli “ultimi” non è più credibile dopo circa un anno di discussioni, trattative, tavoli tecnici e vane rassicurazioni. Nonostante le numerose riunioni non riusciamo a capire quali siano le politiche abitative che l’amministrazione comunale vuole portare avanti. Vedremo con il nuovo assessore se il registro cambia.
Non mancano in Italia esempi di città virtuose che stanno conducendo in maniera corretta ed efficace le procedure per il passaggio da casa a casa dei morosi incolpevoli, ma a Messina questo appare un miraggio, una chimera. Ricordiamo inoltre che, tale passaggio, non deve avvenire esclusivamente con l’ausilio dei fondi del ministero, ma questo può e deve essere realizzato con delle politiche abitative locali che diano un’alternativa alla strada, ad esempio: l’assegnazione di alloggi o di strutture da ripristinare mediante pratiche di recupero o di autorecupero – rivitalizzando cosi un patrimonio pubblico ad oggi inutilizzato perché inagibile o degradato -, stipulare convenzioni con proprietari immobiliari affittando a canone concordato,requisire temporaneamente alloggi sfitti o abbandonati ecc… Infine deve essere chiaro che, la conditio sine qua non, affinché il passaggio da casa a casa avvenga, è la graduazione dell’utilizzo della forza pubblica in caso di sfratto, pertanto ribadiamo l’urgenza di inviare l’elenco dei morosi incolpevoli alla Prefettura e di aggiornarlo regolarmente, garantendo questa protezione sociale a chiunque possieda i requisiti.
Unione Inquilini Messina