Sel Messina: Auspichiamo un cambio di rotta immediato nei servizi sociali

La Federazione Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, con la coordinatrice Daria Lucchesi e il responsabile delle Politiche sociali Giovanni Tomasello, interviene sulla situazione dei servizi sociali a Messina: “Non possiamo rimanere inerti nell’assistere al continuo smantellamento dei servizi alla persona, all’infanzia, agli anziani, ai disabili, che si sta perpetuando specialmente in quest’ultimo periodo. Tre esempi su tutti: Casa Serena destinata alla definitiva chiusura, come peraltro affermavamo alcuni mesi fa (e adesso sembra ormai fatta con la progressiva diminuzione degli anziani ospiti e il ridimensionamento degli operatori); il rischio di perdere quasi 4 milioni dei fondi del Piano di Azione e Coesione, destinati anche questi non solo agli anziani non autosufficienti ma anche ai bambini; e infine la controversa decisione presa dal Consiglio Comunale di togliere 2 degli 8 milioni previsti ai servizi sociali, in relazione al gettito della TASI, come proposto dall’amministrazione comunale, poiché considerati non “indivisibili” ma servizi a domanda individuale. Ma cosa sta succedendo? Si sta giocando – affermano gli esponenti di Sel Messina – sulla pelle di soggetti indifesi, deboli? La nostra Federazione Provinciale chiede che chi è responsabile di questo scempio debba pagare e che chi è preposto all’organizzazione delle Politiche sociali a qualsiasi livello, se non all’altezza, o impossibilitato a rispettare gli impegni, si dimetta”.
E a proposito di efficienza nella macchina dei servizi sociali, Sel Messina auspica che si possa adottare, finalmente, la delibera consiliare n° 28/C del 30 aprile 2008, istitutiva del Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (CISSA). Consorzio costituito dal Comune di Messina, dai Comuni del Distretto Socio-Sanitario D26, di cui Messina è Comune capofila, dall’Azienda Sanitaria Provinciale, dalla Provincia, dalla Fondazione Conservatori e Scandurra Riuniti, dall’I.P.A.B. di Casa Pia (che oggi non esiste più), dalla Fondazione Città del Ragazzo e dalle Associazioni che allora volontariamente avevano dato disponibilità a farne parte. “Il CISSA avrebbe dovuto gestire tutti i servizi sociali del Comune di Messina e degli altri Comuni del D26, avendo come centralità il servizio alla persona nel segno della dignità. Tale percorso è stato interrotto prematuramente, per varie resistenze, anche prevedibili, ma adesso Sel Messina chiede che la delibera del Consiglio Comunale del 30 aprile 2008 n° 28/C venga ripresa in esame, per tentare di frenare questa discesa agli inferi del settore servizi sociali, auspicando un rapido esame in commissione e poi una apposita seduta del Consiglio Comunale. Questa, secondo la nostra Federazione, è l’unica strada per il cambio di rotta nelle politiche sociali in città”, aggiungono gli esponenti di Sel Messina.