
Sui social network la pista ciclabile ha scatenato un intenso dibattito che riguarda principalmente la tecnica di realizzazione e il rispetto alle norme che regolano il Codice della Strada. Dimensioni, larghezze, ingombri, spazi della carreggiata, presenza di caditoie stradali, prossimità di altri mezzi ecc.riguardano i giudizi, le riserve e, principalmente, l’ironia che la Pista ha scatenato in città. Però, concentrandoci su queste valutazioni, rischiamo di dimenticare che leggi e regolamenti sono stati scritti per realizzare delle opere utili, sicure e che possono essere utilizzate. Partendo da questa ultima considerazione l’intenso dibattito può essere arricchito da un elemento ancora più importante del rispetto delle norme tecniche e cioè che, ad oggi, non si vedono ciclisti nella pista ciclabile. La mancata utilizzazione della civilissima Pista Ciclabile da parte dei naturali utenti di tale opera (i ciclisti) ne mette ancora più in discussione l’utilità, certamente, non per l’opera in se ma per il contesto nel quale è stata realizzata.
“Abbiamo fatto le piste ciclabili ora dobbiamo fare i ciclisti” così, come novelli D’Azeglio, i Rivoluzionari del neo risorgimento cittadino si dovranno mobilitare per smuovere l’incivile messinese a utilizzare le nuove e civilissime piste ciclabili. Le riflessioni sopra riportate sembrano testimoniare che, in assoluta mancanza di una strategia di sviluppo organico della città, anche la migliore delle iniziative viene trasformata in una “pensata” avulsa ed estemporanea legata più a degli schemi mentali precostituiti che alle reali esigenze urbane. Credo sia questo il vero fulcro del problema e che la valutazione di un intervento pubblico alla luce della sola conformità a Codici Stradali e leggi rappresenti solo un aspetto secondario del problema in quanto le opere prima devono essere utili e poi costruite nel rispetto di quelle norme che assicurano la loro fruizione in sicurezza e legalità. In altre parole, se realizzo al Polo Nord una piscina olimpionica scoperta perfettamente regolamentare e rispondente a tutte le leggi e i regolamenti vigenti in materia ho utilizzato bene le risorse messe a disposizione dalla comunità oppure ho costruito una struttura completamente inutile e che non sarà mai utilizzata dai nuotatori per ovvi motivi climatici?