
E’ stato presentato a Grotte (Agrigento), presso l’ex Chiesa di San Nicola, il romanzo “L’ingordigia talvolta uccide chi non mangia”, il nuovo romanzo del professor Carmelo Luparello e della figlia, giudice presso il tribunale di Agrigento, Graziella Luparello. In un territorio difficile come quello siciliano, raccontare certe storie rappresenta anzitutto un’occasione per migliaia di giovani per riscoprire la legalità, la voglia di pulizia per poter credere in un futuro migliore. Spesso la quotidianità supera di gran lunga la fantasia e libri come questo aiutano a capire il perché delle cose che succedono nella nostra terra. Un impegno importante è quello di coinvolgere i giovani, che in questo particolare momento politico, sociale ed economico, caratterizzato da una crisi del presente e da incertezze sul futuro, assume le sembianze di una sfida ciclopica. Per questo motivo certe occasioni servono a far conoscere le esperienze e gli esempi di realtà associative nate in Sicilia grazie all’impegno di giovani e che hanno saputo affermarsi in ambito nazionale: un riferimento importante per il territorio e una speranza per i giovani stessi. Di questo e altro hanno parlato Renato Di Natale, procuratore Capo della Procura della Repubblica di Agrigento, Carmelo Carrara, sostituto procuratore Generale presso la Procura Generale di Palermo, Giovanbattista Tona, Consigliere presso la Corte d’Appello di Caltanissetta, e autore, tra l’altro, della prefazione. Ha moderato il dibattito Carmelo Arnone, direttore del giornale on line Grotte.info. Emozionante pure la lettura alcuni brani del romanzo da parte della cantante Ivana Baldo, accompagnata da brani musicali di Filippo Baldo. Il romanzo è pubblicato dalla casa editrice A & B di Acireale.