
La crisi taglia le vacanze, azzera i viaggi oltreconfine e riduce di netto la durata delle prenotazioni. Nonostante il ‘bollino nero’ sulle autostrade annunciato per domani, il primo dopo più di un mese dall’inizio dell’estate, non ci sarà alcun cambio di rotta nell’andamento del turismo domestico, previsto in calo dell’8% rispetto al 2012. Lo afferma la Cia, confederazione italiana agricoltori. Nessun serpentone interminabile di auto in coda sotto il sole, si può dire addio alle giornate da blocco della circolazione – osserva Cia -. Perchè quest’anno, con la recessione, le retribuzioni ferme e il potere d’acquisto sottoterra, quasi la metà degli italiani resta a casa in citta’. E anche tra chi parte, la scelta per 7 vacanzieri su 10 è quella di non spostarsi troppo: localita’ vicine, soggiorni brevi e soluzioni ‘low-cost’. Negli agriturismi – spiega Cia – c’è il relax in mezzo al verde ma non così lontano dal centro urbano; l’opportunità di soggiornare, risparmiando, vicino al mare o alle città d’arte; e soprattutto c’e’ l’aspetto enogastronomico, con una ristorazione attenta alla stagionalita’ dei prodotti e menu’ legati al territorio e alle tradizioni locali. D’altra parte, per meta’ degli italiani andare in vacanza vuol dire proprio questo: riposo (25%), buona tavola (19%) e attivita’ ricreative e culturali (13%).