
Preg.mo Direttore,
le sollecitazioni della Sua testata mi inducono in tentazione.
Spero nella rinascita della città.
Tuttavia, come non registrare che il futuro Sindaco, da martedì, si scontrerà con la polvere di insufficienze e deficienze che è stata riposta sotto il tappetino della propaganda elettorale, della timidezza mediatica, della debolezza politica? Come non segnalare che nessuno si pone i veri nodi dell’amministrare? Non basta vincere occorre governare.
Ecco la cornice:
1) La città non ha avuto la forza di esigere dal Commissario dott. Croce non solo di avviare ma anche di ultimare la c.d. “operazione verità” sulle casse municipali.
2) La città non ha avuto la forza di esigere dai candidati “primo cittadino” (anche al ballottaggio) di esprimersi compiutamente sui rapporti tra Comune e Partecipate, sui servizi sociali, sulla crescita sostenibile, sulle priorità dell’agire, sui “SI” sui “NO” … quelli veri e seri.
3) La città non ha avuto la forza di esigere di evitare promesse non mantenibili di piazza in piazza, di stretta di mano in mano, di giro in giro.
Ecco il quadro:
a) La burocrazia non cambia a prescindere da chi vince. Il principio di continuità della azione amministrativa si erge a dogma.
b) La burocrazia dell’ente si è andata “impoverendo” dei dirigenti con la statura dei dirigenti (cioe’ che si pongono davanti ad un problema per risolverlo con competenza, autonomia, coraggio, tempestività).
c) Il sindaco dovrà metter mano a Segreteria Generale, Ragioneria Generale, Ufficio di Gabinetto.
d) Il sindaco avrà necessità di nominare dirigenti esterni nei termini previsti dalle disposizioni regolamentari e normative (sicuramente in area tecnica ma anche amministrativa) tenendo conto di patto di stabilità e nuova pianta organica.
e) Il sindaco dovrà riaprire il dialogo con le organizzazioni sindacali dopo la sospensione – di fatto – dei tavoli di concertazione e contrattazione.
f) Il sindaco avrà bisogno di una "cerniera" per conformare la c.d. "macchina" al traguardo ripromesso. Occorrerà intima coerenza tra programma, deleghe, relazione previsionale, assegnazione degli obiettivi, piano di gestione e delle performance, bilancio, triennale e annuale delle opere pubbliche, formazione del personale, nucleo di valutazione.
g) Le deleghe assessoriali dovranno ricevere pronta previsione nei capitoli di bilancio. Introdurre novità significa non ricevere possibilità di risorsa alcuna senza risonanza tecnica nelle voci dei capitoli di spesa e entrata.
Tutto il resto … da martedì apparterrà alle chiacchiere di chi batte i marciapiedi (magari della cortina) e ai distintivi di chi cerca maschera o autore.
Ah … dimenticavo due schiaffi andranno restituiti. Il primo revocando la determina su stalli e segnaletiche a pagamento per diversamente abili perché contraria a civiltà. Il secondo revocando la delibera sul piano strategico perché contraria a intelligenza (diciamo partecipativa).
Messina avrà il Sindaco che merita? Messina avrà il Sindaco che merita!
Emilio Fragale