L’unica soluzione per dare impulso all’occupazione, in particolare quella dei giovani, passa per il credito d’imposta. In questo senso, vanno valutare tutte le opportunità per varare sgravi fiscali e contributivi sia per la trasformazione dei contratti a tempo determinato in indeterminato sia per incentivare le nuove assunzioni. Una misura di questo tipo sarebbe davvero a costo zero, taglierebbe le gambe ai tentativi dei furbi di approfittare indebitamente di vantaggi tributari (provocando un buco nei conti pubblici) e potrebbe avere effetti positivi sul ciclo economico, dando al Paese la speranza di uscire dalla profonda recessione e di agganciare la ripresa. Questa la proposta che Unimpresa lancia alla vigilia del vertice del Governo di Enrico Letta nell’abbazia senese. "Il credito d’imposta – osserva il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi – è una importante escamotage per spingere l’economia. Negli scorsi anni le imprese, anche quelle più piccole, lo hanno utilizzato in maniera assai diffusa ottenendo importanti risultati. Per le casse dello Stato, peraltro, si tratta di una mossa che non necessita di copertura finanziaria in quanto la misura diventa, in pratica, una sorta di partita di giro o di compensazione tra debiti e crediti".