
Sotto scacco, grazie all’operazione della Direzione investigativa antimafia di Palermo, il clan dell’Acquasanta-Arenella e la sua capacità di infiltrarsi nel settore della cantieristica navale nel capoluogo siciliano, ma anche in Liguria e nel Veneto. Sei gli arrestati per associazione mafiosa. I sigilli sono stati apposti a "Nuova Navalcoibent srl", di La Spezia, "Eurocoibenti srl" e "Savemar srl", di Palermo, al termine delle indagini sui condizionamenti mafiosi nel settore della cantieristica navale. Le intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, le attività di osservazione e pedinamento, nonche’ le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori e testimoni di giustizia, pienamente confermate dai successivi riscontri, hanno consentito di dimostrare come alcune imprese, fondate con capitali mafiosi e rette da soggetti vicini alle cosche, si erano allontanate dalla Sicilia e si erano stabilite ed affermate in Liguria e nei principali porti dell’Adriatico. In manette sono finiti Vito Galatolo, 40 anni, Giuseppe Corradengo, 49 anni, Rosalia Viola, 46 anni, Domenico Passarello, 37 anni, Vincenzo Procida, 36 anni, e Rosario Viola, 63 anni, raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Piergiorgio Morosini, su richiesta dell’aggiunto della Dda Vittorio Teresi e del sostituto procuratore Pierangelo Padova.