
Pier Luigi Bersani lancia un ultimatum a Beppe Grillo: "decida cosa vuole fare o tutti a casa".
Intervistato da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’, il leader Pd ha rilanciato i suoi ‘8 punti’ di governo ed escluso un accordo col Pdl mentre si e’ dimostrato ottimista su possibili "convergenze" riguardo al nome del successore di Giorgio Napolitano al Colle. "Lo dico a Grillo che gioca a fare l’uomo mascherato: io non apro tavolini e non sto qui a scambiare le sedie. Ha un movimento che ha un terzo dei parlamentari, decida che vuole fare altrimenti andiamo tutti a casa, anche lui", ha puntualizzato Bersani, il quale ha escluso che vi siano state "conversazioni formali", "perchè io faccio quel che dico – ha proseguito – c’è un parlare tra noi e loro e si vede anche sulla rete".
"Immaginare che noi possiamo fare qualche accordo con chi ha fermato il cambiamento è irrealta’", ha poi spiegato rispondendo a una domanda del conduttore, Fabio Fazio, in merito all’ipotesi di un "governo del presidente". "Io non so se e’ vero o falso, ma e’ in corso un’indagine sul caso del senatore De Gregorio, sull’acquisto di parlamentari per ribaltare le elezioni. Non sono mica noccioline" ha esclamato Bersani. Quanto al ruolo di Matteo Renzi, ha chiarito: "Non sottovaluto affatto il contributo di Renzi. Avra’ un ruolo importante e lo decidera’ lui insieme al partito". Matteo Renzi, ha insistito Bersani, "avra’ certamente un ruolo nel futuro". "Abbiamo fatto le primarie e il 42% dei nostri parlamentari e’ costituito da donne, siamo di fronte a un Parlamento nuovo, vuoi che non abbia in testa un governo largamente rinnovato per generazioni, genere e per presenze?", ha affermato il segretario del Pd a proposito di un possibile nuovo esecutivo. Bersani non ha rinunciato a lanciare qualche frecciata a Beppe Grillo e al suo movimento. "Questa ondata di protesta, di cambiamento, non corre solo nel movimento di Grillo, e’ un pezzo d’Italia" ha detto, aggiungendo che nel programma del M5S sono presenti "cose di destra e cose di sinistra".
"Mi sembra ad esempio che Grillo non sia d’accordo sul fatto che uno straniero nato e cresciuto qui sia italiano, e che sia stato tiepido sulla lotta all’evasione" ha proseguito il segretario del Pd. "Grillo non dica che non c’e’ piu’ ne’ destra ne’ sinistra, perche’ poi a un certo punto bisogna scegliere in che direzione andare", ha detto ancora Bersani, sottolineando che un partito "azzoppato nella sua democrazia interna, poi, una volta al governo, azzoppa la democrazia". Ottimista, infine, sulla possibilita’ di raggiungere un accordo sulla presidenza della Repubblica. "Dopo un presidente cosi’ non e’ facilissimo trovare una soluzione,ma penso che troveremo una convergenza.I numeri si possono trovare", ha osservato Bersani. "Conosco e stimo Napolitano,e so quando dice una cosa seriamente e la scadenza del suo mandato e’ certamente un problema perche’ abbiamo tutti capito l’estrema importanza del ruolo del presidente della Repubblica", ha concluso.