Ingroia fallisce e accusa Bersani

"Nella vita si vince e si perde. Abbiamo dato tutto noi stessi per un progetto di governabilita’ del Paese". Il primo leader di primo piano a commentare lo scenario delle elezioni politiche e’ il segretario dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. "Abbiamo pensato che la soluzione di parlare all’Italia venisse premiata. Mi sembra lo sia stato molto parzialmente ma siamo molto sereni. Si e’ sereni quando si fanno le cose giuste", ha detto ancora ed ha aggiunto: "Onore a chi ha vinto". L’augurio è che ci sia "un governo che il Paese merita". L’auspicio è che "le forze come Grillo, che si sono affermate prepotentemente" non deludano "l’ondata di simpatia" che li ha circondati, continua Casini che pensa anche a uno scenario futuro. "Non spetterà a noi avanzare una proposta ma a chi ha vinto", spiega. Alla Camera "mi sembra abbia vinto Bersani, è persona seria, gli faccio gli auguri, speriamo lavori bene per l’Italia". Per il Pd uno dei primi a parlare e Enrico Letta. "L’ipotesi di un nostro sostegno ad un governo Berlusconi non esiste", spiega l’esponente democratico nel corso della diretta elettorale del Tg3, di fatto chiudendo la porta ad un’ipotesi di governo di coalizione. Stefano Fassina del Pd e’ invece possibilista per un governo unitario che faccia la riforma elettorale: "Davanti a questo scenario si potrebbe cambiare la legge elettorale e poi tornare al voto".
Ritornare al voto? "E’ pura irresponsabilita’". Lo dice Fabrizio Cicchitto alle telecamere di La7. Il capogruppo del Pdl alla Camera sottolinea "i dati certi" che arrivano dai primi riscontri delle urne: "Innanzitutto – afferma Cicchitto – c’e’ l’effetto Berlusconi. Poi c’e’ l’errore politico tragico di Monti e Casini che si sono andati a cacciare in un minuscolo centro". Per Cicchitto inoltre "la sinistra canta vittoria sempre troppo presto". Uno degli sconfitti della tornata elettorale, Antonio Ingroia, il cui movimento Rivoluzione Civile non porta neppure un candidato in Parlamento (nè lo stesso Ingroia, nè Antonio Di Pietro) se la prende col centrosinistra. "Non è affatto uno scarso risultato. Forse ha prevalso la campagna politica del centrosinistra, in particolare del Pd, contro di noi. Complimenti ai leader del centrosinistra". Così il leader di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia, commenta i risultati elettorali che lo vedono la sua lista fuori dal Parlamento. "Siamo stati oscurati da media e giornali", ha aggiunto Ingroia per il quale Rivoluzione Civile ha ottenuto "buoni risultati". C’è grande soddisfazione nel comitato del Movimento 5 stelle a Roma per i risultati elettorali che premiano il movimento guidato da Beppe Grillo. Un vero boom che entusiasma i candidati grillini, presenti nella sede dell’hotel Saint John della Capitale. A questo punto, in un quadro di ingovernabilità annunciata, il Movimento 5 stelle potrebbe diventare l’ago della bilancia. Ma secondo quanto si apprende, la linea del Movimento non cambia e si ribadisce il no alle alleanze. Se quindi – questo e’ il ragionamento – il centrosinistra dovesse chiedere a Grillo di allearsi, la risposta sarebbe negativa. Perche’, viene spiegato, il modello e’ quello della Sicilia: no alleanze a priori, si’ a possibili convergenze su singole proposte e idee. Anche se viene fatto notare che il dialogo sarebbe piu’ facile con il centrosinistra, mentre risulterebbe "complicato" con Berlusconi e la sua coalizione. "Io ho una grande personale soddisfazione, quella di vedere le facce della sinistra con lo stesso colorito giallo del 1994, quando la gioiosa macchina da guerra di Occhetto si infranse contro il muro. Sono orgoglioso della scelta di fondare Fdi". Lo ha detto Ignazio La Russa a SkyTg 24. Se Roberto Maroni vincera’ le elezioni regionali della Lombardia, per la Lega sara’ valsa la pena di allearsi con il Pdl a livello nazionale, nonostante il calo di consensi che questo ha determinato per il Carroccio. A sostenerlo, su Rai3, il segretario della Lega Nord in Veneto, Flavio Tosi, che e’ anche segretario veneto del partito. "E’ chiaro che l’alleanza con Berlusconi, se da un lato ci consentira’ di governare la Lombardia con Maroni, e quindi sara’ valsa la pena da un punto di vista strategico, dal punto di vista delle elezioni politiche ci ha fatto perdere dei consensi". Questi voti, secondo Tosi, sono andati verso il Movimento 5 Stelle. "Il travaso principale nel Veneto e’ stato nei confronti di Beppe Grillo, che si configura come un voto di protesta mentre la Lega, allenadosi con Berlusconi in un’ottica governativa, questa spinta l’ha persa". "Se in Lombardia ci sara’ il voto che speriamo ne sara’ valsa la pena", ha concluso. DARIO FO: CON M5S VITTORIA DI PULIZIA E GIOVANI "E’ una straordinaria vittoria dei giovani. Pulizia e giovinezza stanno vincendo", ha detto Dario Fo in streaming su LaCosa a proposito del risultato dei ‘grillini’. "Il Movimento 5 stelle ha imparato ad ascoltare qualcosa pure dei vecchi, abbiamo bisogno di cambiare tutto. Ora si rischia una legislatura breve ma intanto bisogna reinventare il modo di stare nelle istituzioni. Io ho l’esempio di mia moglie Franca Rame, che ha lasciato il Senato molto delusa". Lo ha detto Dario Fo in streaming su Lacosa. FARE PER FERMARE DECLINO: ENRICO, ABBIAMO PERSO, SCENARIO IN MOVIMENTO "Fare per Fermare il declino ha perso le elezioni. Il nostro risultato e’ largamente al di sotto delle aspettative.
Sicuramente scontiamo il fatto di essere una forza giovane che ha cercato di articolare il proprio messaggio su un programma complesso e ambizioso, mentre tutti gli altri competitor hanno puntato su slogan semplicistici e spesso incompatibili con i vincoli a cui il Paese e’ soggetto". Lo afferma in una nota Silvia Enrico, coordinatrice nazionale di Fare per Fermare il declino. Da quello che possiamo vedere finora il risultato elettorale segnala una forte mobilita’ dell’elettorato, di cui il principale beneficiario e’ stato il M5S", riconosce la Enrico. "E’ probabile che questo trend continui e noi saremo presenti alle prossime elezioni locali ed europee – garantisce – con la nostra proposta per intercettare questa dinamica. Per capire quanto durera’ questa legislatura, aspettiamo i risultati finali" GRANDE SUD: MICCICHE’, SCONFITTI MA SENZA RAMMARICO "Le urne non ci hanno premiato, ma se si crede in un progetto lo si deve portare avanti comunque". Lo ha detto il leader di Grande Sud, Gianfranco Micciche’ commentando i dati elettorali del suo schieramento politico. "Non ho nessun rammarico – ha aggiunto Micciche’ – per la mancata elezione. Sono contento per tutto cio’ che ho fatto in politica. Non posso che fare i complimenti al presidente Berlusconi, che in due mesi e’ riuscito a non far vincere la sinistra".