
Bawer Matera, Moncada Solar Agrigento, Sbs Castelletto Ticino, Zerouno Torino, Acmar Ravenna, Elettromeccanica Cecina, Madogas Corato, Royal Legnano, Am Group Marino, Contadi Castaldi Montichiari, Cus Messina, Expo Inox Mortara, Gammauto Chevrolet Molfetta, GFA Udine, Orva Lugo e Solbat Piombino. Le stelle sono 16, non milioni di milioni, e comunque abbastanza se parliamo di Coppa Italia DNA-DNB-DNC manifestazione che si terrà a Cecina dal 15 al 17 marzo e che vedrà, grazie al CUS, anche la città di Messina protagonista: una stella tra le stelle. Stelle che brillano, eccome e procurano emozioni. Il basket riparte anche nella città dello Stretto dunque grazie al progetto Cus Messina che inizia a dare i suoi frutti. Le sue gioie. In poco meno di due anni al Palanebiolo è successo tutto e il contrario di tutto. La piccola formazione universitaria che militava in D oggi grazie alla cura del coach Pippo Sidoti è una società vincente, una squadra credibile che mette in riga, domenica dopo domenica gli avversari. Il prossimo turno, per esempio, vedrà il Cus Messina affrontare in casa – ore 18 Palanebiolo – la Redel Vis Reggio Calabria (10 punti, 5 vinte e 6 perse). Coach Sidoti ritroverà tutti i titolari a eccezione dell’under Giovanni Zaccone alle prese con una distorsione alla caviglia. Il turno di riposo è servito agli universitari per ricaricare le batterie e smaltire qualche piccolo infortunio che aveva privato il Cus di pedine fondamentali come Daro Gullo e Ivan Riva. Le vittorie ottenute anche senza di loro hanno dimostrato che il gruppo cussino è ben assortito e pronto per ogni sfida. Per raggiungere tutti gli obiettivi però servono tutti: dai giocatori alla società, dall’Università alla città. Il Cus Messina si butta oltre l’ostacolo e si gode per il momento la felicità del primato e il pass per la Coppa Italia: stella tra le stelle e felicemente simbolo della rinascita del basket a Messina.