
Confermato lo sciopero dei benzinai per il 12 e 13 dicembre. Lo hanno annunciato Fegica, Faib e Figisc al termine di un incontro al ministero dello Sviluppo economico. Un confronto "a tutto campo", ha spiegato una nota dello stesso dicastero per il quale ha partecipato il Sottosegretario Claudio De Vincenti. .
"Abbiamo illustrato tutte le ragioni che ci hanno indotto alla proclamazione di una tale forma di protesta estrema – si legge in una nota congiunta delle tre Federazioni di categoria – alla quale siamo costretti da un comportamento dell’industria petrolifera nel suo complesso che continua a negare anche il più elementare rispetto delle norme che regolano il settore. Il sottosegretario De Vincenti ha mostrato, al solito, la più alta attenzione alle questioni poste mostrando piena comprensione per la posizione che i rappresentanti dei gestori hanno confermato nella sua asprezza: nessuna possibilità di mediazione è possibile senza che le compagnie petrolifere interrompano comportamenti lesivi delle norme, dei diritti e dei margini economici dei gestori. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che si e’ concentrata la richiesta dei gestori, stretti ormai drammaticamente tra un calo generalizzato dei consumi e le pretese dei petrolieri. Nella prossima riunione, già convocata per il 10 dicembre prossimo, i gestori non potranno che valutare – conclude la nota di Faib, Fegica e Figisc – quanto il Governo avra’ saputo mettere in gioco per costringere le petrolifere a ottemperare ai loro impegni verso la legge ed una intera categoria di lavoratori ormai allo stremo. Un esito negativo porterebbe con se non solo la conferma dello sciopero proclamato, ma anche quella di ulteriori iniziative di protesta collocate a ridosso delle festivita’ natalizie". Nel corso del confronto sono stati affrontati tutti i temi all’ordine del giorno della vertenza: dalla necessita’ di fare passi avanti nella contrattazione con le compagnie petrolifere per il rinnovo dei contratti scaduti a nuove tipologie contrattuali, dalla crisi dei consumi sulla rete autostradale alla ristrutturazione della rete di distribuzione (nel quadro di una riduzione del numero degli impianti), ai costi dell’utilizzo della moneta elettronica per i rifornimenti. Sul tema e’ intervenuto anche il Codacons secondo cui "il Governo farebbe bene a convocare per il 10 dicembre anche i rappresentanti dei consumatori e delle compagnie petrolifere – sottolinea in una nota -.
Occorre, infatti, che tutti i soggetti in campo siedano attorno ad un tavolo, considerato che quel poco finora fatto e proposto dal Governo non soddisfa nessuno. Se invece il Governo non vuole applicare il metodo della concertazione farebbe bene a sentire solo i rappresentanti dei consumatori, dato che rappresentano gli interessi degli automobilisti, ossia della stragrande maggioranza degli italiani". Il Codacons, prosegue la nota, "apprezza che dall’incontro di ieri con il Garante scioperi sia emersa la volonta’ di garantire i servizi minimi. In ogni caso, se l’astensione sara’ confermata, l’associazione vigilera’ sul rispetto della deliberazione n. 01/94 del 19.07.2001, verificando se sulla rete urbana ed extraurbana saranno in servizio un numero di stazioni di rifornimento non inferiore al 50 per cento di quelle aperte nei giorni festivi e almeno una stazione ogni cento chilometri sulla rete autostradale". Le parti si riuniranno nuovamente lunedi’ 10 dicembre per tentare una nuova mediazione.