Copertura per il piano esodati, riscritto l’emendamento in modo da ampliare la platea. Nel 2014 taglio all’Irap di 954 milioni. Aumento da 800 a 980 euro delle detrazioni per i figli. Intesa Italia-Germania sull’occupazione giovanile. A Napoli, pietre dei manifestanti anti-Fornero contro gli agenti. Scrive il SOLE 24 ORE: "Una quantificazione dei fabbisogni previsti tra il 2013 e il 2020 per garantire il pensionamento con i requisiti pre-riforma Fornero agli ex lavoratori che erano rimasti fuori dalle prime platee dei salvaguardati (i 120mila individuati con i decreti ministeriali di giugno e ottobre). E una clausola di sicurezza, pronta a scattare dal 2014 con il blocco delle indicizzazioni delle pensioni sei volte superiori al minimo Inps (3mila euro) solo se si scoprira’, sulla base del monitoraggio del ministero del Lavoro, che le risorse messe in campo risulteranno ancora insufficienti. Dopo due giorni di mediazione parlamentare, scrittura e riscrittura del testo in una versione a prova di Ragioneria generale dello Stato, la soluzione al problema esodati è arrivata in forma di emendamento firmato ieri dai relatori Renato Brunetta e Pierpaolo Baretta. Il limite massimo di spesa riconosciuta partira’ dai 64 milioni dell’anno prossimo per salire a 134-135 nel 2014-2015 e poi scendere via via fino a 10 milioni nel 2020, ultimo anno del periodo di transizione. Per finanziare queste ‘ulteriori platee’ non quantificate di lavoratori si utilizzera’ l’apposito fondo annuo di 100 milioni attivato con la stessa legge di stabilita’ 2013, veicolo in cui potranno transitare anche parte delle risorse stanziate con i due decreti interministeriali e non utilizzati su base annua (una dote di 9,2 miliardi tra il 2013 e il 2020).
Se le risorse non dovessero bastare ancora, come detto, si fara’ ricorso a una clausola di salvaguardia che prevede il blocco delle indicizzazioni delle pensioni superiori a sei volte il trattamento minimo Inps. Nel testo dell’emendamento vengono individuati i nuovi soggetti che avranno il riconoscimento della piena salvaguardia. Si tratta di coloro che hanno "cessato" il rapporto di lavoro entro il 30 settembre scorso e sono stati posti in mobilita’ dopo accordi governativi (e non) firmati prima della fine del 2011, dei lavoratori che erano stati autorizzati alla prosecuzione volontaria dei versamenti contributivi entro il 4 dicembre scorso e che avevano accettato un lavoro a tempo determinato, a patto che questo lavoro non abbia pero’ prodotto un reddito superiore ai 7.500 euro. O, ancora, i lavoratori posti in mobilita’ entro il 4 dicembre 2011 e poi autorizzati alla prosecuzione volontaria dei versamenti contributivi al termine dell’ammortizzatore sociale. O, ancora, i lavoratori che abbiano risolto il rapporto di impiego entro il 30 giugno scorso sulla base di intese individuali o collettive siglate entro la fine del dicembre 2011; anche in questo caso la tutela scatta nonostante si siano accettati contratti a termine successivi e vale a condizione che i requisiti per il pensionamento maturino entro la fine del 2014. Insomma si tratta di tutte (o quasi) le fattispecie che, negli ultimi mesi, avevano dimostrato che anche con una gestione modulare del problema, sarebbe servito un nuovo intervento normativo che l’emendamento dovrebbe aver garantito. Il Governo si impegna a una verifica semestrale sulle situazioni che interessano tutti i nuovi lavoratori salvaguardati e potra’ individuare misure di tutela anche con gli strumenti delle politiche attive".
Ieri tensione a Napoli, dov’era in corso il vertice italo-tedesco sul lavoro. "Il ministro Elsa Fornero – scrive il CORRIERE DELLA SERA – dice di aver voluto fare a Napoli l’incontro sull’apprendistato lavorativo con la sua collega tedesca Ursula von der Lyen ‘per dare un messaggio positivo a una citta’ dove il problema dei giovani e’ molto forte’. Ieri mattina, pero’, nei pressi della Mostra d’Oltremare, dove era fissata la conferenza italo-tedesca, e’ stato forte anche il problema dell’ordine pubblico. Era gia’ accaduto altrove che in presenza del ministro del Lavoro si organizzassero manifestazioni per protestare contro la politica del governo in tema di welfare, ma stavolta la situazione e’ degenerata. Certo non al punto che venisse messa a rischio l’incolumita’ dei ministri (all’incontro c’era anche quello dell’Istruzione, Francesco Profumo) e delle altre autorita’ presenti, ben al riparo in un padiglione della Mostra mentre fuori volavano pietre e lacrimogeni, ma la tensione e’ stata forte comunque. E il bilancio finale di sette feriti tra le forze dell’ordine e dodici tra i manifestanti, con due denunciati, e’ anche migliore rispetto a quello che le scene viste in mattinata nel quartiere di Fuorigrotta lasciavano temere. E’ stato li’ che si sono dati appuntamento studenti, centri sociali, operai dei Cobas e gruppi di disoccupati per partire verso la Mostra d’Oltremare, pur sapendo che la questura non aveva autorizzato il corteo ad avvicinarsi oltre il limite di viale Augusto, la strada che da piazza San Vitale porta a piazzale Tecchio, dove in fondo si apre il parco della Mostra. Tra le prime file del corteo anche esponenti della maggioranza che in Comune sostiene de Magistris, come il consigliere Pietro Rinaldi, mentre al tavolo dei lavori il sindaco ha rifiutato di sedersi perche’ ‘Napoli e’ stata lasciata sola da chi ha responsabilita’ di governo’. All’inizio la manifestazione ha vissuto anche momenti goliardici, con striscioni ironici (‘jatevenne’) e ragazzi mascherati da Fornero. Poi, pero’, la situazione e’ cambiata. I tremila partiti da piazza San Vitale si sono trovati la strada sbarrata da poliziotti e carabinieri che li aspettavano gia’ con i caschi abbassati e gli scudi alzati, e c’e’ voluto poco perche’ da qualche gruppo del corteo partisse la prima sassaiola. Cariche di alleggerimento per ristabilire le distanze tra poliziotti e manifestanti, poi altra sassaiola, qualche corpo a corpo, e infine lancio di lacrimogeni, cui, anche per i piu’ tosti, e’ sempre difficile resistere. Un ragazzo ha preso un candelotto in faccia (evidentemente sparato come non si dovrebbe: ad altezza d’uomo) e ci ha rimesso due denti, una agente motociclista della polizia municipale e’ caduta e si e’ presa una bastonata solo perche’ aveva addosso una divisa, un ufficiale dei carabinieri e’ stato colpito da un petardo a un piede. ‘Mi sono offerta di parlare con chi protestava ma mi è stato detto che non erano interessati a incontrarmi. Non impongo il dialogo quando non è gradito’, è stato il commento del ministro. Che sull’assenza di de Magistris ha aggiunto: ‘Ha perso un’occasione. Pazienza’".
