Pdl, Alfano chiude a Monti bis (e Fini)

"Fini? No, Gianfranco no, per lui la porta è chiusa. ‘La sua storia con il centrodestra è fini­ta’. Il Prof nemmeno. ‘Per noi l’ipotesi di un Monti-bis non esiste, non vogliamo accordar­ci con la sinistra’. Le Lega forse, chissà. ‘Maroni gode della mia personale stima oltre che amici­zia. Spero che si trovi il modo di galleggiare insieme e non uno contro l’altro’.Sì invece, ovvia­mente, al Cavaliere. Ma che fu­turo avrà Silvio Berlusconi nel Pdl? Padre nobile? Pensionato di lusso?
Angelino Alfano pren­de una copia di Repubblica e in­dica i nomi sotto la testata. ‘Eu­genio Scalfari è il fondatore, Ezio Mauro il direttore’. Bella ri­sposta. ‘Ma non l’ho prepara­ta, sono un ragazzo sveglio’. Questi in sintesi – riporta IL GIORNALE – i punti cardi­nali della mappa che Alfano squaderna in tv all’ora di pran­zo, intervistato da Lucia Annun­ziata. Una cartina dalla quale, oltre al Cav, potrebbe sparire il Pdl. ‘Per traguardare una fase nuova, potremmo decidere di cambiare nome e simbolo’.

Nessun dubbio invece per le pri­marie. ‘Si faranno – sostiene il segretario – celebreremo que­sto grande sforzo democratico, che per noi ha un’importanza epocale, storica, Non mi spa­venta il sondaggio del Giorna­le, la gente sapra’ scegliere’. Nessun ripensamento. ‘Mi so­no battuto tanto per ottenere questo risultato e non e’ un ca­priccio. E’ la strada piu’ faticosa. Se sara’ un dibattito civile ci gua­dagneremo tutti, ma nessuno si aspetti da me morbidezza.
Per comodita’ mia avrei potuto accettare il ruolo di successore ma la cosa migliore e’ mettersi sempre in discussione. Voglio essere sottoposto al giudizio del popolo perche’ non e’ giusto essere designati, occorre essere eletti’. Con Berlusconi, giura, tutto bene. ‘Rifiuto le ricostruzione secondo le quali se discutiamo tra di noi siamo una caserma e se non discutiamo siamo asser­viti’. E pazienza se il Cavaliere ogni tanto sembra un po’ scetti­co nei confronti delle consulta­zioni interne. ‘Ricordo che ai primi di giugno le primarie furo­no lanciate proprio da Berlusco­ni durante un ufficio di presi­denza, che le ha rilanciate a ot­tobre con un comunicato sia te­stuale che video e che dopo il vo­to in Sicilia le ha ribadite nell’in­tervista per il libro di Bruno Ve­spa’.

E’ LA REPUBBLICA a offrire un retroscena sulle intenzioni del Cavaliere, rientrato in anticipo dal Kenya e – secondo il quotidiano – "pronto a dar battaglia (à). Cosa intenda fare resta un mistero per gli stessi fedelissimi. Ma il tam-tam e’ che sia tentato da un gesto clamoroso: ribaltare la decisione dell’ultimo ufficio di presidenza, chiedere una nuova deliberazione per cancellare le primarie e piazzare la sua candidatura. Una bomba atomica che di fatto delegittimerebbe Alfano e, con lui, l’intero gruppo dirigente. Un azzeramento totale.
Preludio di una campagna elettorale combattuta con il simbolo di Forza Italia. I segnali che voglia tornare alla guida sono molti e il nervosismo tra chi sostiene il segretario e’ palpabile. (à) In ogni caso ormai anche dall’altra parte il fronte del segretario si sta compattando, deciso a non farsi travolgere da quelle che vengono definite ‘mattane’ del Cavaliere. (à) Oggi il Cavaliere si consultera’ ad Arcore con la famiglia e con gli amici storici. Poi prendera’ una decisione. ‘Entro fine novembre’, dicono i suoi. (à)".

LA STAMPA fa il punto sulle primarie: "Alfano ha dalla sua quasi tutti i dirigenti del Pdl, gli altri concorrenti invece sottolineano il loro profilo di outsider, sostenuto innanzitutto dalla societa’ civile, da singoli cittadini, imprenditori. (à) La Santanche’ potra’ godere del sostegno di chi la pensa come lei, come le deputate Biancofiore e De Girolamo. E del Giornale di Sallusti, che ieri in prima pagina titolava ‘I numeri che preoccupano il Cavaliere, il sondaggio segreto, solo 244 mila persone andrebbero a votare alle primarie’. (à) Ecco, Alfano. Con lui c’e’ tutto lo stato maggiore del Pdl: garanzia di vittoria ma anche una zavorra per l’immagine di rinnovamento e per la chiarezza della linea politica visto che al loro interno convivono montiani e anti-montiani. (à) Con un’intervista alla Stampa, Guido Crosetto ha sciolto la riserva e si e’ lanciato nella corsa delle primarie con un programma liberale, critico della politica economica del governo Monti ma senza attaccare frontalmente Alfano. Con lui sono schierati il coordinatore del Pdl piemontese Enzo Ghigo, i parlamentari Enrico Costa, Maurizio Paniz, Giuseppe Cossiga e Gaetano Nastri. Ai nastri di partenza anche Giancarlo Galan, l’ex governatore del Veneto che si batte per il ritorno in campo di Berlusconi con lo spirito del ’94. (à) Gli outsider poco conosciuti sono l’imprenditore modenese Gianpiero Samori’ e il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo, leader del movimento dei Formattatori".