Repressione di crimine rispetti persona

"Ogni restrizione della libertà individuale, pur se finalizzata alla prevenzione o repressione dell`attività criminale, per essere legittima non dovrà mai divenire lesiva della dignità personale o compromettere ingiustamente un effettivo esercizio dei diritti umani". Lo ha sottolineato il segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato vaticana (il ‘ministro degli Esteri’ della Santa Sede), monsignor Dominique Mamberti, intervenuto all`81ma Sessione dell`assemblea generale dell`Interpol in corso di svolgimento a Roma.

Coloro che operano all`interno delle istituzioni di pubblica sicurezza, come le forze di polizia che voi rappresentate, sono consapevoli che i primi anticorpi ad ogni forma di criminalità sono proprio i cittadini di ogni Paese. Nell`alleanza e nella solidarietà tra cittadini e forze dell`ordine si realizza il miglior bastione di resistenza alla criminalità", ha detto Mamberti.

Dopo aver ribadito che per la Chiesa cattolica "la centralità della famiglia e l`importanza delle altre società intermedie" sono fondamentali per "creare un contesto sociale ordinato al bene comune", monsignor Mamberti ha affermato che "il pieno rispetto dei diritti umani necessita di una convinta attestazione che il criminale, per quanto gravi possano essere i reati commessi, resta sempre una persona umana, dotata di diritti e doveri. In lui riposa, benché deturpata dal peccato, l`immagine di Dio Creatore".