Egregio Direttore,
ho letto su Varese News l’articolo di Maria Carla CEBRELLI sull’Università dell’Insubria. Dal momento che sembra che questa dottoressa conosca bene i problemi della nostra Università, chiedo a Lei, o ad altri come Lei conoscitori delle segrete stanze, se è a conoscenza di come sia maturata la (improvvida) decisione di mantenere presso L’OSPEDALE F. DEL PONTE il cosiddetto POLO MATERNO-INFANTILE. Credo che la cosa interessi non solo al sottoscritto (che già fu medico pediatra dipendente dell’Ospedale di Circolo, da cui la Pediatria fu trasferita nel 1985) ma anche a buona parte della società varesina ed agli operatori sanitari che vi lavorano. In particolare gradirei essere informato, e credo che sia un diritto del Cittadino pretenderlo, sull’ITER che ha portato a confermare questa anomala collocazione. Perché oltre ai disagi per gli utenti e il personale sanitario (già evidenziati da me e da altri in lettere precedenti) ciò ha comportato anche ulteriori interventi (disastrosi) – ora in corso d’opera – come l’abbattimento di un edificio di cinque piani (che poteva benissimo essere riconvertito ad altri usi) per costruirne uno nuovo (che sarà senz’altro più moderno e funzionale) e lo sventramento di un parco secolare (di Villa Augusta) per la creazione di un megaparcheggio sotterraneo. Interventi opinabili ma soprattutto assai costosi, il cui importo sarebbe bene che i Cittadini di Varese conoscessero per capire come vengono spesi i loro soldi, sopratutto in questo periodo di magra. Vorrei pertanto sapere: 1- se si è trattato di una decisione autonoma dell’Università e/o dell’Ospedale; 2- se è stata una imposizione politica, e se sì da chi (Comune e/o Regione) e da quale forza politica sia stata sollecitata; 3- se è stata una decisione presa di comune accordo tra le parti; 4- se sono stati consultati enti o associazioni rappresentative dei Cittadini o professionisti competenti in materia urbanistica; 5- il costo complessivo di dette opere (visto che di denaro pubblico si tratta). Perché penso che i Cittadini abbiano il diritto di essere informati sulle responsabilità di una scelta così importante per la Città di Varese e il suo comprensorio (e che oltretutto ha comportato una enorme spesa), anche per capire da quale classe politica siamo governati e poterci orientare di conseguenza alle prossime elezioni. Grazie se avrete la cortesia di pubblicare questa mia lettera ed a chi vorrà rispondere ai questi suesposti
Giovanni Dotti
